“L’unico modo di risolvere il grave problema che si era presentato all’inizio dell’anno scolastico - spiega l’assessore alla Pubblica istruzione, Federica Lavaggi - è stato finanziare l’incarico di un nuovo insegnante che affiancasse quello assunto dall’Istituto comprensivo con i fondi Covid. E l’amministrazione comunale ha lavorato alla soluzione fin da subito, di concerto con dirigenza scolastica e genitori, perché riteniamo grave e improponibile un sovraffollamento delle classi quando è ancora in corso l’emergenza pandemica.
Non potevamo permettere che la formazione di classi troppo numerose condizionasse l’attività didattica e pregiudicasse il diritto dei bimbi a frequentare la struttura in condizioni di sicurezza. Senza questo intervento dell’amministrazione si sarebbero penalizzati i bimbi più fragili, molti dei quali, in assenza delle indispensabili misure di protezione dai contagi, non avrebbero potuto frequentare la struttura. La scuola dell’infanzia può quindi continuare la sua attività in sicurezza, assicurando continuità didattica a tutti i bimbi iscritti”.