E’ uno storico risultato quello raggiunto lo scorso 26 luglio, con la sottoscrizione presso la Prefettura della Spezia, del “Protocollo d’Intesa per il contrasto a fenomeni di sfruttamento lavorativo e intermediazione illecita di manodopera nel settore della nautica da diporto” siglato fra Prefettura della Spezia, Confindustria La Spezia, AdSP del Mar Ligure Orientale, Ispettorato del Lavoro, INPS, INAIL, ASL n.5 Spezzino, CGIL, CISL e UIL.
Anche il Ministro del Lavoro Andrea Orlando ha inteso confermare con la sua presenza l’importanza del documento volto a promuovere e garantire la massima diffusione della cultura della legalità.
Il Presidente di Confindustria La Spezia, Mario Gerini, lo ha sottolineato: «Sono particolarmente onorato dal fatto che anche il Ministro Orlando abbia voluto confermare con la sua partecipazione l’importanza dell’intesa raggiunta, prima in Italia per la tutela della qualità del lavoro nell’ambito del comparto della nautica da Diporto.
Il settore della nautica è un’eccellenza del nostro Territorio che garantisce un’occupazione di qualità per centinaia di risorse.
E’ su queste basi che l’Associazione ha voluto rispondere con impegno alla richiesta di Sua Eccellenza il Prefetto partecipando attivamente ad un Tavolo di lavoro finalizzato alla formulazione del Protocollo».
Il Presidente Gerini rimarca con forza un aspetto: «Le stesse aziende associate del settore, hanno chiesto con decisione a Confindustria di farsi promotrice di iniziative volte a contrastare fenomeni di concorrenza sleale ed a valorizzare i datori di lavoro che operano quotidianamente nel rispetto della Legalità.
Il contributo offerto da ciascuno dei Soggetti firmatari ha permesso di evidenziare processi virtuosi già avviati presso le aziende del settore e, parallelamente, di individuare aree di criticità sulle quali concentrarsi per scongiurare possibili episodi criminali di sfruttamento lavorativo.
Voglio ringraziare anche i rappresentanti delle Organizzazioni Sindacali per aver partecipato ai lavori del tavolo con spirito costruttivo e nella consapevolezza che l’obiettivo comune da raggiungere era quello di anticipare il verificarsi di eventuali casi di caporalato più che combattere un fenomeno.
Ovviamente l’apporto degli Organismi di controllo e prevenzione unitamente a quello dell’Autorità di Sistema Portuale, è stato fondamentale per poter definire un’intesa che potesse essere realmente attuabile.
La lotta alla criminalità, per Confindustria La Spezia - conclude Gerini - rappresenta primariamente, un dovere morale e civile».
Nel Protocollo è stato confermato la funzione strategica della formazione e della informazione: sviluppare una cultura della formazione mirata all’accrescimento delle competenze dei lavoratori viene individuato come strumento prioritario per colpire e contrastare il riprovevole caso di caporalato e scongiurare possibili futuri episodi di sfruttamento del lavoro.
L’obiettivo di Confindustria e delle aziende che rappresenta è concorrere ogni giorno ad un percorso di crescita e sviluppo virtuoso del territorio affinché La Spezia rafforzi il suo ruolo di Capitale della nautica da diporto valorizzando la presenza di prestigiosi cantieri e di un indotto di eccellenza che punti sulla professionalità delle proprie risorse.
Confindustria La Spezia auspica che l’impegno volontariamente assunto da parte delle aziende associate sia opportunità di crescita e ulteriore potenziamento di un distretto della nautica con visibilità, posizionamento e attrattività a livello internazionale.