Gli esperti del centro porteranno avanti uno studio dettagliato e mirato all'azione locale, con controlli frequenti e capillari, che si affiancherà ai servizi regionali forniti con il bollettino alghe, presente sul sito istituzionale di ARPAL.
"Vorremmo ringraziare il Centro Enea, che abbiamo già apprezzato per lo stage dei mesi scorsi volto allo studio delle problematiche del nostro sistema costiero - affermano il Sindaco Caluri e l'Assessore alle politiche ambientali Palandri - e ora per questo lavoro che, con la stagione estiva alle porte, consentirà di avere un controllo maggiore sulle nostre acque di balneazione.
Il lavoro di Arpal è molto importante, ma di certo quest'azione più capillare e mirata sul nostro territorio ci permette di essere ancora più sereni, se pensiamo soprattutto alle molte famiglie con bambini che d'estate scelgono le nostre spiagge e il nostro mare".
"La frequenza con cui verranno effettuati i prelievi, con cadenze bisettimanali, settimanali - prosegue Palandri – ci permetterà anche di predisporre un'azione preventiva e intervenire tempestivamente, qualora si verificassero situazioni di pericolo".
L'alga produce infatti una tossina che in determinate condizioni può provocare nell'uomo bruciori agli occhi, alle prime vie respiratorie e febbre, ma che è ben più nociva per gli organismi bentonici raschiatori, erbivori e filtratori (come i ricci, mitili...).
"Nel Golfo della Spezia si è verificata una grande fioritura di Ostreopsis ovata nel 1998 – ricorda la dottoressa Marinella Abbate del centro Enea – e il fenomeno si è verificato anche lungo altri litorali italiani creando talvolta problemi per la salute pubblica. L'episodio più esteso è stato registrato a Genova, in particolar modo nella zona di Boccadasse, Quarto dei Mille e Nervi, nell'estate del 2005.
Dal 2006 il Centro ENEA di Santa Teresa ha effettuato ricerche nel Golfo della Spezia al fine di individuare i fattori critici che favoriscono la proliferazione di Ostreopsis ovata in modo da poterne prevedere lo sviluppo e verificare una eventuale correlazione fra densità di Ostreopsis ovata e possibili effetti tossici.
Il monitoraggio permetterà di studiare la distribuzione delle microalghe bentoniche potenzialmente tossiche nello specchio acqueo compreso tra Tellaro e Santa Teresa, e di osservare le condizioni preferenziali per il loro sviluppo.
Precedenti ricerche del nostro Centro – conclude la Dott.ssa Abbate - hanno indicato che la dinamica dei fenomeni di fioritura dell'Ostreopsis ovata sembra essere fortemente condizionata dalle condizioni marine locali in cui si trova e in particolare dalla temperatura dell'acqua. Per questo in almeno due punti strategici, Baia Blu e Lerici, sono stati collocati dei sensori che misurano in continuo la temperatura dell'acqua".