Erlic, Gyasi, Maggiore, Marchizza e Ricci, tra i testimonial dell'iniziativa patrocinata da aRenBì Onlus, che porta gli atleti professionisti a dialogare di sport e di cancro con l'obiettivo di trasformarlo da tabù ad argomento di cui parlare senza sussurrare, abbattendo così le barriere dell'isolamento sociale.
A mani unite sotto il sorriso: questo il modo in cui vengono ritratti gli sportivi testimonial di “Atleti al tuo fianco”, progetto di divulgazione oncologica patrocinato da aRenBì Onlus, associazione nata nel novembre del 2012 che svolge attività di beneficenza attraverso il conseguimento di progetti di supporto, rivolti ad essere viventi in difficoltà (arenbionlus.it).
"Atleti al tuo fianco", iniziativa di divulgazione oncologica nata nel maggio 2016 e guidata dal Dott. Alberto Tagliapietra, medico chirurgo con DAF in psiconcologia, porta gli atleti professionisti a dialogare di sport e di cancro, con l'obiettivo di trasformarlo da tabù ad argomento di cui parlare senza sussurrare, grazie proprio all'apporto di campioni del presente e del passato, pronti a raccontare le emozioni della propria storia personale e sportiva.
Anche quest'anno lo Spezia Calcio ha aderito con grande entusiasmo all'iniziativa, dando seguito al primo contatto avvenuto nella scorsa stagione con testimonial i gemelli Federico e Matteo Ricci. Quest'anno, oltre a Matteo Ricci, fresco di convocazione in nazionale, tra i testimonial aquilotti ecco Giulio Maggiore e Riccardo Marchizza, Under 21 azzurri, Martin Erlic, under 21 croato, ed Emmanuel Gyasi, che ha recentemente esordito con la nazionale del Ghana, le cui testimonianze fotografiche sono visualizzabili sulla pagine Facebook e Instagram di "Atleti al tuo fianco", insieme a quelle di numerosi altri sportivi.
Alla Spezia, "Atleti al tuo fianco" ha donato il progetto "Deici Giornate" al Comitato Assistenza Malati, affinchè si possano finanziare dieci giorni di servizio di psiconcologia, perchè la cura alla persona e della sua famiglia si accompagni sempre alle terapie contro il tumore.
Un progetto che rispecchia due valori come la vicinanza e il sostegno, cardine dell'assistenza alle persone in lotta contro il cancro e riassunti dalle mani unite sotto il sorriso, segno distintivo di questo progetto che avvicina le società sportive alla vita quotidiana di chi affronta un tumore. Un messaggio chiaro, volto a far comprendere ad ognuno di noi il proprio ruolo all'interno di una malattia sempre più presente nella nostra quotidianità e che vuole neutralizzare l'isolamento entro cui si viene confinati quando si affronta un tumore, perchè primariamente la lotta contro il cancro non è un aspetto medico, ma un tema sociale e nessuno deve essere lasciato solo.