"Anche se avessi a disposizione una Giunta con 20 assessori, mi sarei comunque assunto la responsabilità di guidare la sanità di questa regione: rispondere di quello che funziona e di quello che non funziona è il compito che i cittadini assegnano con il loro voto. La soluzione non può mai essere quella di abbandonare la nave, farsi da parte e dare la responsabilità ad altri".
Così il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti in aula durante il consiglio regionale monotematico sulla campagna vaccinale.
"Il mio auspicio – ha detto Toti – era quello che questo consiglio permettesse di mettere sul tavolo proposte e affrontare i singoli problemi senza trasformarli in una discussione ideologica o di propaganda. Perché certo ci sono state delle difficoltà, scelte che ci hanno fatto perdere efficienza, penso a quella di sparpagliare nella prima fase di campagna vaccinale le nostre squadre anche nei piccoli Comuni, dove talvolta la performance è stata inferiore rispetto a quella di chi ha scelto i grandi hub verso cui ci stiamo dirigendo oggi, recuperando quell'efficienza.
Ma ci sono aspetti che sono andati indubbiamente bene: la Liguria è stata la prima a curare un paziente con anticorpi monoclonali. L'accordo con i medici di medicina generale sui vaccini è arrivato prima da noi che a livello nazionale, come anche quello con i farmacisti e quello con la sanità privata, unico in Italia, che si farà carico di un ulteriore parte della campagna vaccinale e darà un importante aiuto. Come non si è detto che, in un mare di regioni rosse, la Liguria continua ad avere parametri da zona arancione".
"Sul fronte dei vaccini poi - aggiunge Toti – non ho sentito dire che la Liguria è l'ottava regione per cittadini vaccinati (con due dosi) su cittadini residenti, con il 4,74% della popolazione ligure vaccinata con due dosi di fronte a una media italiana del 4,05%, e che la Liguria è all'ottavo posto per quanto riguarda le prime dosi in rapporto alla popolazione, con il 9,21% e una media italiana dell'8,72%".