Credo sia opportuno fornire alcune precisazioni relativamente allo Studio di Fattibilità (detto anche “Progetto Preliminare” o “Studio Preliminare”) del nuovo plesso scolastico, documento agli atti fin dal 2018 e che è attualmente oggetto di una Petizione promossa e sottoscritta da alcuni cittadini che, con tale Esposto-Petizione, chiedono a me e ai Consiglieri comunali «che venga rivalutata la decisione e venga identificato un sito più idoneo e rivalutato il mantenimento dell’attuale sito» e di bloccare «la costruzione di un edificio moderno e sovradimensionato, dal volume di 7000mc e 10 metri di altezza, da costruirsi all’ingesso del paese e da adibire a nuovo plesso scolastico». Una struttura che dovrebbe accogliere, si legge, «146 studenti» (a fronte dei 110 ad oggi presenti nelle strutture esistenti).
Nella petizione pubblica si fa inoltre riferimento all’impegno economico assunto dalla pubblica amministrazione, ed in particolare ad un costo milionario in carico al Comune di Monterosso al Mare.
Questi dunque gli argomenti presentati dalla petizione, ed è su questi temi che mi preme fare chiarezza, con estrema sintesi per quanto possibile per un tema tanto delicato, vasto e importante.
LA DEFINIZIONE DEL LUOGO
Innanzitutto voglio ricordare come lo studio di fattibilità che sta girando in rete in queste settimane è il frutto di un percorso complesso condotto da tecnici già a partire dal 2017 e che esso era (ed è) a disposizione di ogni consigliere comunale e di ogni cittadino che volesse effettuare un accesso agli atti: immagino che chi oggi chiede di poter trovare altre alternative abbia vagliato tutti i passaggi tecnici che hanno condotto alla soluzione finale per la definizione del luogo più idoneo. Sito che trattandosi di una scuola, deve rispondere a plurime esigenze.
Infatti, per ognuna delle localizzazioni individuate nello studio preliminare sui possibili siti in cui realizzare un nuovo plesso scolastico eseguito dagli Uffici comunali nel novembre 2017 ed approvato nel giugno 2018, è stata condotta una attenta analisi in ordine alla dimensione del potenziale lotto “edificabile”, al suo regime proprietario, alla sua destinazione urbanistica, alla sua distanza dal centro abitato, alla accessibilità di mezzi di soccorso e antincendio, al rischio idraulico (alluvione), idrogeologico (frane) e sismico (terremoti). Tante, infatti, sono le variabili che devono essere tenute in considerazione per la definizione del sito.
Infine dunque, si è scelto quel posto perché, in base all’istruttoria eseguita dall’Ufficio Lavori Pubblici, quell’area è l’unica area sul territorio comunale che contempera queste caratteristiche:
Vicinanza al centro abitato (con possibilità di accesso via automobile/scuolabus da Via Padre Semeria e pedonale sia da Via Padre Semeria che da Via Fegina);
Adeguata dimensione dell’area edificabile;
Accessibilità da parte di mezzi antincendio e soccorso, che ad oggi purtroppo non è garantita: si pensi, a tal proposito, alla larghezza di via Gioberti (dove adesso c’è l’asilo) o di via Servano (dove adesso ci sono le scuole elementari e medie) o di via Mesco, area peraltro presa in considerazione nello studio preliminare e poi messa da parte per i motivi sopraelencati;
Assenza di rischio sia idraulico (alluvione) che idrogeologico (frane).
Il luogo deliberato nello Studio di fattibilità al centro della petizione, infatti, possiede tutte queste caratteristiche e risponde all’esigenza di essere un luogo al riparo dal rischio alluvioni e frane che invece interessano i siti nei quali si trovano ad oggi l’asilo e le scuole, accessibili da vie/carruggi (nel primo caso) e strade (nel secondo) poste al di sopra di canali tombati, entrambi esondati durante l’alluvione del 2011, e la palestra di via Servano, ad elevato rischio frana.
Si vedano a tal proposito le vigenti Carte del Piano di Bacino di Regione Liguria, relative alle aree interessate:
- Allegato 1 – Rischio Idraulico (ovvero rischio inondazioni): sia l’Asilo che la scuola e la palestra di via Servano sono in zona Rossa, ovvero rischio massimo;
- Allegato 2 – Rischio Idrogeologico (ovvero rischio frana): la palestra di via Servano è quasi completamente in zona Rossa, ovvero rischio massimo.
Un altro fattore da considerare è quello del rischio sismico: la struttura dell’asilo infantile (di proprietà della Parrocchia) ha alcune criticità strutturali (che richiederebbero investimenti difficilmente sopportabili dall’Ente proprietario), mentre la scuola ha subito interventi indifferibili di miglioramento sismico in questi ultimi anni (con finanziamenti esterni, non a carico del bilancio comunale).
Il nuovo edificio scolastico (nel quale troveranno posto il nido, la scuola materna e le classi delle elementari e delle medie) sarà invece costruito in modo da essere capace di sostenere la massima magnitudo di scossa di terremoto attesa per il territorio del nostro comune, senza necessità, peraltro, interrompere le attività scolastiche (con il rischio quindi di dover mandare nelle scuole di in un altro paese i nostri bambini durante gli anni di esecuzione dell’intervento).
IMPATTO AMBIENTALE DEL PROGETTO
A tal proposito, ritengo importante fare una precisazione.
Il disegno agli atti e che sta girando non è il progetto della nuova scuola e non potrebbe neanche esserlo, per il semplice motivo che il progetto della scuola non è stato ancora neanche commissionato. Quello che sta girando, e che è oggetto della petizione di cui in narrativa, è soltanto uno studio di fattibilità tecnica ed economica.
Uno studio preliminare del genere è infatti necessario (così come previsto dalle procedure di attivazione di una nuova opera pubblica che devono esser seguite da ogni ufficio Lavori Pubblici di un qualsiasi Comune italiano) proprio per valutare, appunto, preliminarmente, la “fattibilità” di un’opera: si procede così per una nuova costruzione “importante” e costosa proprio per non continuare, eventualmente in itinere, a “sprecare” soldi pubblici se poi si dovesse verificare l’eventualità per cui il progetto non potesse più essere portato a termine e realizzato.
Uno studio del genere serve quindi per stimare i costi, i volumi necessari per aule, palestre, mensa, etc... e abbiamo da sempre assicurato agli insegnanti e alla dirigenza scolastica (sia precedente che attuale), che saranno coinvolti direttamente dai progettisti durante la stesura del Progetto Definitivo (che è il secondo dei tre livelli di progettazione previsti per le opere pubbliche, e che ancora, appunto, NON esiste).
Il Progetto Definitivo del nuovo edificio scolastico sarà affidato mediante procedura di gara “aperta” alla quale potranno partecipare tutti i maggiori studi di progettazione a livello nazionale, secondo indicazioni volte a fare sì che il compendio immobiliare di nuova previsione risponda alle esigenze di un corretto inserimento ambientale, dell’estetica, dell’offerta di prestazioni innovative: un luogo in cui sia bello studiare e lavorare, e che costituisca un’opera architettonica che aggiunga lustro a Monterosso.
Per inciso, è opportuno ribadire che oggi sono 110 i bambini e i ragazzi che frequentano le scuole a Monterosso e che tale plesso sarà dimensionato, in base a proiezioni effettuate su dati ISTAT, per accogliere 137 alunni tra asilo infantile, elementari e medie oltre a n° 26 possibili fruitori del futuro nido comunale, ad oggi assente. Un servizio fondamentale questo per chi vive nel nostro comune e sul quale, come Amministrazione, dobbiamo credere e investire se vogliamo guardare al futuro per immaginare il nostro paese come a un luogo sempre più attraente, non solo per il turista ma anche e prima di tutto per ogni cittadino che a Monterosso deve poter scegliere di vivere e far crescere i propri figli.
La volontà è appunto quella di offrire un servizio valido per contrastare lo spopolamento, possibilmente attirare famiglie da altri paesi limitrofi e, con l’asilo nido, offrire un ulteriore servizio alle famiglie di lavoratori (anche stagionali) del paese. Il tutto all’interno di un solo edificio, di proprietà comunale, e dunque di noi tutti.
I COSTI
I costi di realizzazione sono completamente pubblici: abbiamo chiesto di accedere al Fondo rotativo per l’edilizia scolastica, che il Ministero attiva attraverso la Regione.
Il 40% del finanziamento è ministeriale e, per noi, gratuito. Il Ministero e la Regione non erogano maggiori percentuali per il cofinanziamento dell’opera: abbiamo fatto numerosissime riunioni per sviscerare ogni possibilità fattiva di finanziamento, ma il Comune deve contribuire con fondi propri a carico del bilancio comunale. Per sostenere questa spesa abbiamo quindi già preso un accordo con Cassa Depositi e Prestiti per attivare una linea di credito agevolato trentennale che è appositamente prevista da questo Istituto di Credito per la costruzione di nuove scuole. Il Comune di Monterosso potrà quindi offrire alla cittadinanza un nuovo edificio scolastico, dall’asilo nido alle scuole medie, contribuendo con il 60%, senza contrarre mutui onerosi, e senza compromettere in alcun modo l’equilibrio del bilancio.
TRASPARENZA
L’elaborazione dello Studio per individuare le possibili alternative è del novembre 2017, a disposizione di qualsiasi consigliere comunale e di ogni cittadino volesse effettuare un accesso agli atti.
Queste le uscite su stampa locale:
28.06.2018: Articolo su “La Nazione”
17.11.2018 articolo su “Il Secolo XIX”
11.03.2019: articolo su “Levante News” (giornale on-line della riviera spezzina)
Questi gli Atti Pubblici, regolarmente pubblicati all’Albo Pretorio del Comune:
Deliberazione G.C. n°94 del 18.06.2018: Approvazione da parte della Giunta dello studio delle possibili alternative alla localizzazione di un nuovo plesso scolastico
Deliberazione G.C. n°121 del 11.10.2019: Approvazione da parte della Giunta del progetto di fattibilità tecnica ed economica del “Nuovo Plesso Scolastico comunale”.
Inoltre lo Studio di fattibilità è comparso, anche corredato di foto:
Alla Pagina 11 della brochure “Resoconto di Fine Mandato 2014/2019” distribuito alla cittadinanza nella primavera 2019
Alla Pagina 8 del Programma Elettorale della attuale Amministrazione (Campagna elettorale maggio 2019)
durante i comizi in campagna elettorale nel maggio 2019
Il Disegno dello studio di fattibilità oggetto della petizione, è stato quindi pubblicato come allegato agli atti sopra menzionati nell’ottobre 2019.
Io, gli altri Amministratori e i Tecnici Comunali rimaniamo comunque a vostra disposizione per qualsiasi ulteriore chiarimento fosse necessario.
Emanuele Moggia, Sindaco di Monterosso al Mare