Aprono i battenti oggi a Genova e nell’area metropolitana 7 sportelli del maggiordomo di quartiere, nell’ambito del progetto di welfare territoriale, innovativo a livello nazionale, avviato in via sperimentale nell’estate 2019 in via Luccoli da Regione Liguria, su iniziativa degli assessorati alla Formazione e alle Politiche sociali, e mirato al sostegno e all’ascolto delle famiglie, dei lavoratori e dei soggetti deboli attraverso la creazione di punti di prossimità sul territorio.
Entro il 15 ottobre saranno aperti complessivamente 18 sportelli su tutto il territorio regionale. Oggi a Genova, in Piazza Palermo, è stato inaugurato il primo dei nuovi sportelli genovesi, gestiti da una Ats (associazione temporanea di scopo) con capofila la Cooperativa sociale Agorà.
“Sono orgoglioso di questo progetto – afferma il presidente della Regione Giovanni Toti – innovativo livello nazionale. Credo sia un bellissimo segnale per Genova e per la Liguria, con la consapevolezza che anche l’attività del maggiordomo di quartiere dovrà svolgersi nel pieno rispetto delle misure previste a tutela della salute e per contrastare la diffusione del coronavirus”.
Insieme allo sportello di piazza Palermo, aprono oggi i battenti anche altri 6 sportelli a Genova e nell’area metropolitana; entro il 15 ottobre saranno complessivamente 18 su tutto il territorio ligure, anche ‘diffusi’ ovvero dislocati su più sedi in diversi comuni, sia nei capoluoghi che nell’entroterra. L’estensione dell’iniziativa a livello regionale fa seguito all’avviso pubblico finanziato con 2 milioni di euro del Fondo sociale europeo: hanno risposto partenariati composti obbligatoriamente da un soggetto del terzo settore iscritto al registro ligure quale capofila del progetto e da un ente di formazione accreditato.
I ‘maggiordomi tirocinanti’ sono stati selezionati tra persone maggiorenni, in temporanea difficoltà economica con status di disoccupati, con Isee inferiore a 20 mila euro, residenti in Liguria, che conoscessero la lingua italiana e avessero assolto all’obbligo formativo. Tutti hanno seguito un percorso formativo ad hoc al fine di acquisire specifiche competenze. Il progetto intende dare risposta alle esigenze dei cittadini, specie delle persone più deboli, grazie alla presenza sul territorio e all’ascolto per ritagliare su misura quasi sartoriale piccoli servizi, nell'ottica della sussidiarietà orizzontale.
Tra le attività che saranno svolte dai maggiordomi ci sono, ad esempio, il ricevimento di pacchi e la consegna al domicilio, il pagamento di bollettini, il ricevimento della posta, il monitoraggio degli anziani, il ritiro di ricette, la consegna di farmaci, le piccole manutenzioni domestiche, il monitoraggio di case o uffici in caso di assenze prolungate, la cura di piante o piccoli animali domestici, l’aiuto per trovare badanti, colf o babysitter. Gli sportelli saranno aperti per 18 mesi.
Saranno 3 gli sportelli nello Spezzino (capofila Associazione Mondo Nuovo Caritas): 1 alla Spezia (via Monteverdi 117; aperto dal lunedì al venerdì con orario 10-13 e 14-18), 1 ‘diffuso’ per la Val di Magra, dislocato su due sedi a Sarzana e Arcola e 1 ‘diffuso’ per la Riviera e la Val di Vara, dislocato su tre sedi a Borghetto Vara, Beverino e Levanto.
Gli sportelli diffusi (Val di Magra, Riviera e Val di Vara) saranno aperti alternativamente nelle diverse sedi dal lunedì al venerdì, secondo un calendario condiviso tra capofila dell’Ats e l’amministrazione locale.