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Peracchini ai manifestanti: "Avete ragione, abbiamo ereditato decenni di false promesse" In evidenza

Il presidente della Provincia Pierluigi Peracchini ha incontrato i manifestanti al sit-in di Fornola.

Il presidente della Provincia Pierluigi Peracchini ha incontrato i manifestanti a Fornola Il presidente della Provincia Pierluigi Peracchini ha incontrato i manifestanti a Fornola

“Le persone che oggi si sono riunite per chiedere soluzioni ai problemi della viabilità nella bassa Val di Vara e nella Val di Magra hanno ragione e per questo come Presidente della Provincia era mio dovere essere con loro", così il presidente della Provincia Pierluigi Peracchini durante l'incontro con i protestanti al sit-in organizzato dal Comitato la Ripa a Fornola.

"L’ho fatto per aggiornarli su ciò che la Provincia sta facendo, specialmente nel contesto dei lavori per la frana della Ripa, dove non ci possono essere realisticamente tempi brevi, dove abbiamo ereditato decenni di false promesse fatte agli abitanti di questa zona. Dobbiamo invece essere chiari e veritieri con i cittadini, dire le cose come stanno e per quelle che sono".

"Ad oggi abbiamo aperto il cantiere per la realizzazione del secondo e terzo lotto dei lavori di messa in sicurezza del fronte franoso, finanziati interamente con risorse di Regione Liguria per un investimento complessivo sull’opera che, alla fine, sarà di circa 8 milioni di euro. Dopo che si era chiuso il primo lotto, sempre finanziato dalla Regione con 3 milioni e 235mila euro, grazie al quale è stata realizzata la galleria paramassi di 158 metri a protezione della strada, oltre alla risistemazione del versante attraverso il posizionamento di barriere di contenimento. Si è lavorato anche in piena emergenza Covid. Questi due nuovi lotti prevedono: la seconda galleria paramassi lunga 70 metri, barriere paramassi e paracolate ed un muro di sostegno. È previsto circa un anno di lavori ai quali seguirà l’inizio delle opere per il quarto lotto, cioè il consolidamento del versante con la realizzazione di un muro di sostegno".

"Intanto a giugno abbiamo raggiunto un altro risultato. Si è lavorato per eliminare il semaforo e fare in modo che i gli interventi non creino ulteriori disagi. Lo avevamo promesso e lo abbiamo fatto. Nello stesso momento è anche nostro dovere garantire la sicurezza di tutti, quindi quando il pluviometro segnalerà il livello di sicurezza, per la pioggia caduta in quel versante del monte, la strada verrà inevitabilmente chiusa, questo per il tempo necessario ai tecnici di recarsi sul posto e fare tutti i rilievi sullo stato della frana. Questo continuerà fino a quando saranno completati gli attuali lavori del secondo e terzo lotto di interventi. Abbiamo già pagato un prezzo troppo alto per questa condizione di pericolo".

"Lo scorso ottobre abbiamo chiuso i lavori del primo lotto, in primavere abbiamo dato il via agli altri due, prima della data prevista abbiamo tolto il semaforo ed ora proseguiamo il lavoro, con le nostre risorse. Non siamo fermi e non ci fermeremo. Non siamo certo nella triste condizione di chi, a 150 giorni dal crollo di un ponte fondamentale per il traffico in due regioni, non ha ancora fatto nulla, neppure una riunione, ha solo agito con una nomina che è esclusivamente una scorrettezza istituzionale ed una bieca speculazione elettorale a danno dei cittadini. Questi comportamenti li lasciamo al Governo e a certi politici che non hanno interesse a prendersi la responsabilità di amministrare un territorio".

"A noi è da sempre chiaro il ruolo strategico che ha la viabilità di queste zone, sia per i residenti sia per le attività economiche della zona, perché permette spostamenti rapidi da una parte all’altra della Val di Magra ed è un asse viario indispensabile di collegamento con la bassa Val di Vara. Il rispetto del cronoprogramma è frutto della piena sinergia tra Regione e Provincia, che costituisce una grande opportunità per tutto il territorio. Eravamo, e siamo ancora, pronti a prenderci tutte le responsabilità necessarie a portare avanti una gestione completa dei problemi, per questo come Presidente della Provincia della Spezia avevo chiesto che vi fosse la nomina di un commissario dedicato a questo, ma che fosse una decisione seria, un qualcosa di concreto, che coinvolgesse le istituzione demandate a questo incarico, ovvero Regione e Provincia, non che fosse solo un gioco elettorale per evitare di darci gli strumenti per risolvere i problemi di queste comunità".

"Se pensano che scenda al loro gioco hanno però capito male. Io sono tra la gente oggi, ad ascoltare e spiegare cosa faremo, perché noi andiamo avanti con le nostre risorse, e ci sarò quando porteremo a termine gli altri impegni che ci siamo presi. Intanto è mio dovere agire per il meglio e quindi contestate, con atti formali, questa nomina di un sub-commissario politico che è solo strumentale e vuota di ogni concreta utilità".

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