"Il trend positivo già evidenziato nei giorni scorsi continua: gli ospedalizzati oggi sono 607, meno della metà dei posti per covid disponibili nei nostri ospedali, e i ricoverati in terapia intensiva sono ormai a un quarto dei posti, sotto la soglia indicata dal Ministero".
Lo ha detto il presidente di Regione Liguria Giovanni Toti nel corso del consueto punto stampa serale.
"La sanità regionale si sta organizzando per aumentare la difesa da possibili nuovi picchi dell'epidemia - ha proseguito - i posti letto covid anche nei reparti chiusi resteranno a disposizione. Con la task force oggi abbiamo convenuto che entro la settimana Alisa incontrerà camere di commercio e categorie per partire con un piano di test e screening sierologici di massa per tutti i lavoratori che vorranno farlo per tornare al lavoro dalla prossima settimana. Anche le piccole e piccolissime imprese, che non hanno un medico del lavoro, avranno la possibilità di fare test sierologici ai dipendenti e ai titolari aderendo a un bando di alisa".
FASE 2: RIAPERTURE E CHIARIMENTI
"Domani - ha detto ancora il Presidente - in conferenza dei governatori delle regioni e poi in conferenza Stato Regioni, affronteremo il tema dei piani per le riaperture regione per regione. È opinione di tutti che non si possa aspettare oltre: chiederemo al Governo di modificare il Dpcm per consentire alle singole regioni di presentare piani di riaperture già a partire dalla prossima settimana. Cercheremo anche di individuare possibilità di allargamenti all'interno dell'attuale Dpcm, ci auguriamo che possa essere fatto in pieno accordo con il Governo. Nel frattempo abbiamo pubblicato sul sito regionale le FAQ sulle domande che ci arrivano, con importanti chiarimenti e interpretazioni autentiche delle ordinanze sugli sport individuali come golf, tennis quelli motociclistici e gli sport d'acqua".
MANTENERE L'ATTUALE ORGANIZZAZIONE DELLA RETE OSPEDALIERA
"Da più parti arriva la richiesta di riapertura dei pronto soccorso - ha detto il vicepresidente e assessore alla sanità Sonia Viale - Forse qualcuno ha dimenticato che la pandemia è ancora in corso. Fase 2 non significa smantellare l'attuale organizzazione sanitaria, ripristinare la possibilità di autopresentazione nei punti di primo intervento e la sistemazione della rete ospedaliera di due mesi fa. La necessità di mantenere per motivi precauzionali una rete ospedaliera capace di accogliere i malati covid è fondamentale. Invito alla prudenza, che deve ispirare le scelte e anche le discussioni politiche, è un momento troppo delicato. La tenuta degli ospedali è considerata anche dal Ministero fondamentale nella fase 2. Il monitoraggio è stretto: i 16 item indicati dal Ministero sono tanti, a nostro parere un po' troppi rispetto all'obiettivo della fase 2, ma abbiamo attivato la raccolta dei dati e saremo sicuramente pronti alla scadenza".
DISTRIBUZIONE MASCHERINE
"Sono 90mila le persone che hanno ritirato oggi in farmacia il pacchetto di due mascherine - ha detto l'assessore alla protezione civile Giacomo Giampedrone - quindi sono 180mila quelle distribuite sulle 500mila disponibili, altri 250mila pezzi saranno disponibili da lunedì. La distribuzione è stata ordinata, condotta con senso di responsabilità dai cittadini, non ci sono stati anche gli assembramenti di fronte alle farmacie, come avevamo chiesto. Solo un piccolo blackout del sistema informatico che gestisce la presa in carico all'apertura delle farmacie, che ha comportato qualche ritardo, ma tutto si è risolto in fretta e i numeri lo dimostrano. Continueremo nei prossimi giorni, mentre registriamo che la distribuzione a pagamento a 50 centesimi annunciata dal governo non è ancora cominciata. Siamo preoccupati perché al termine dei 3,5 milioni di mascherine che abbiamo acquisito direttamente non potremo più tornare sul mercato, con il prezzo calmierato. Una buona idea, ma è chiaro che se le mascherine non saranno in distribuzione, la loro obbligatorietà sarà problematica".
CASSA INTEGRAZIONE: 19.104 LE ORE RENDICONTATE E TRASMESSE OGGI A INPS
Come ogni giorno, festivi compresi, anche oggi Regione Liguria trasmetterà entro la serata all'Inps le ore di cassa integrazione decretate: ammontano a 19.104 le ore rendicontate oggi relative a 217 lavoratori. Sono le ore contenute nelle domande approvate solo oggi, avanzate da 17 aziende per pagamenti sul mese di marzo (in totale 25.685,10 euro) e da 80 aziende per pagamenti sul mese di aprile (in totale 129.057,30 euro).
Fino al 3 maggio Regione Liguria ha decretato e trasmesso all'Inps 1.939.768 ore relative a 27.124 lavoratori, contenute nelle domande avanzate da 39 aziende per pagamenti sul mese di febbraio (in totale 28.552,50 euro), da 11.776 aziende per pagamenti sul mese di marzo (in totale 14.533.506 euro), da 698 aziende per pagamenti sul mese di aprile (in totale 1.150.062,30 euro) di 12.416 aziende, per un totale di 15.557.378,40 euro.