In un momento d’incertezza dei consumi, cresce il fatturato dell’industria alimentare Made in Italy con un balzo record del 2,3%, in controtendenza con l’andamento generale degli altri settori, arrivando quindi a rappresentare una leva strategica per la sviluppo del Paese, che cresce più e meglio degli altri, grazie alle produzioni agricole dei territori, tra le quali spiccano le grandi eccellenze liguri.
È quanto afferma Coldiretti Liguria nel commentare l’analisi di Coldiretti sulla base dei dati relativi al fatturato industriale nel dicembre 2019 elaborati dall’Istat, dove emerge un generale calo annuale dell’1,4%. I primati a tavola di prodotti 100% italiani sono un riconoscimento del ruolo del settore agricolo per la crescita sostenibile del Paese. È importante quindi salvaguardare un settore chiave per la sicurezza e la sovranità alimentare, soprattutto in un momento in cui il cibo è tornato strategico nelle relazioni internazionali, dagli accordi di libero scambio alle guerre commerciali come, ad esempio, i dazi di Trump, dove, ora, rischiano di venire penalizzate anche le grandi eccellenze liguri, quali l’olio DOP Riviera Ligure e i vini DOC regionali.
“Il cibo – affermano il Presidente di Coldiretti Liguria Gianluca Boeri e il Delegato Confederale Bruno Rivarossa - è diventato, nel 2019, la prima ricchezza del Paese con la filiera agroalimentare estesa, dai campi agli scaffali e alla ristorazione, che sostiene il Pil nazionale ed offre lavoro a 3,8 milioni di occupati. È inoltre uno speciale indicatore dello stato dell’economia nazionale, e i risultati positivi che si riscontrano sul piano industriale devono trasferirsi anche alle imprese agricole ed ittiche dei territori, con una adeguata remunerazione dei prodotti. Alla base della filiera ci sono infatti le nostre imprese che con il loro lavoro salvaguardano l’ambiente, creano occupazione, valorizzano le numerose biodiversità presenti e che possono rappresentare un importante volano economico per il territorio.”