Questa mattina la Giunta Peracchini su indirizzo dell’assessore ai servizi sociali Giulia Giorgi ha approvato una delibera per ridefinire il sistema di erogazione dei contributi per cittadini in difficoltà con la finalità di rendere il sistema migliore e più efficiente.
“Abbiamo deciso di rivedere il sistema dei contributi dei servizi sociali a seguito dell’entrata in vigore del Reddito di Cittadinanza, misura nazionale a sostegno al reddito- Spiega l’assessore Giulia Giorgi- Fino ad oggi molti contributi comunali venivano dati a direttamente all’utente e dunque non si aveva una reale percezione e un effettivo riscontro su come venissero utilizzati. Oggi vogliamo dare un segnale importante ossia erogare contributi solo per spese abitative (bollette e affitti) o per spese sanitarie/scolastiche, e quindi solo aiuti rendicontabili.
Troppo spesso - prosegue l’assessore Giorgi - ci siamo trovati a dare contributi per l’affitto e poi vedere ritornare nei nostri uffici il cittadino beneficiario con uno sfratto esecutivo per morosità in mano. Questo dimostra come non sempre vengano utilizzati per quel fine. Con questo nuovo sistema il contributo verrà erogato solo dopo la rendicontazione degli avvenuti pagamenti e si interromperà se l’utente non dimostrerà l’effettivo utilizzo. Vogliamo quindi aiutarli ed essere una valida guida per il bene di chi è più debole e di tutta la Comunità che vedrà spendere meglio i soldi pubblici”
Ad oggi parte dell’assistenza economica viene fornita attraverso il reddito di Cittadinanza che pur non sostituendo né annullando la competenza dei comuni nell’attivare interventi di assistenza economica, si configura come livello essenziale delle prestazioni ed è dunque corretto che sia l’intervento al quale prioritariamente accedono i nuclei familiari in condizioni di povertà, configurando l’assistenza economica locale come integrativa
Nella attenta analisi che gli ufficio dei servizi sociali hanno fatto si è evidenziato che il reddito di cittadinanza risulta essere un contributo che non è in grado di fronteggiare adeguatamente alcune situazioni come ad evitare sfratti, fronteggiare spese relative all’assistenza di familiari non autosufficienti, per favorire le cure sanitarie ecc.
Oggi l’Amministrazione Peracchini vuole ridefinire i contributi erogandoli per finalità ben precise e a seguito di rendicontazione da parte del cittadino che ne fa uso. Tutto questo per efficientare un sistema che attualmente rappresenta uno strumento che non è capace di dare risposte ai cittadini bisognosi con uno sperpero di denaro.
Alla luce di quanto sopra è stato deliberato avviare un processo di riordino dell’assistenza economica locale che finalizzi le risorse e aiutare i cittadini a spendere “meglio” i soldi pubblici che vengono erogati.
Inoltre oggi ad oggi, il Comune non è ancora stato messo in grado di poter accedere alla piattaforma online, attraverso la quale potrà comprendere quanti saranno i beneficiari del reddito di cittadinanza e in assenza del dato, non è possibile andare a riordinare complessivamente e definitivamente il sistema dei contributi economici locali.
Si rende, quindi, necessario nel frattempo, prevedere che i contributi vengano erogati dai Servizi Sociosanitari del Comune ma solo a fronte di spese sostenute dal cittadino. Il Comune quindi si farà carico di revisione delle attuali modalità operative per l’erogazione dei contributi a contrasto del disagio sociale ed economico mantenendo gli attuali criteri reddituali per l’accesso agli interventi assistenziali di natura economica