Confindustria La Spezia ha accolto con soddisfazione la notizia dell’ottimo risultato raggiunto al Polo Universitario Marconi in merito alla prima sessione di lauree del corso magistrale in Progettazione e Produzione in Ingegneria Meccatronica: quattro studenti si sono laureati ottenendo il massimo del punteggio di 110 e Lode.
«Questo risultato rappresenta un’ottima opportunità per i quattro brillanti studenti neolaureati ed incontra le esigenze di un mondo del lavoro in continua evoluzione. Come rappresentanti del sistema industriale è importante rilevarlo - dichiara Francesca Cozzani Presidente di Confindustria La Spezia.
Il completamento dell’offerta formativa del corso triennale di Meccatronica con il corso di laurea magistrale era stato richiesto proprio da Confindustria La Spezia per offrire figure professionali altamente specializzate nell’interazione meccanica – elettronica alle aziende del territorio, oltre a fornire un bagaglio formativo ai nostri giovani, che possono spenderlo in ambiti sempre più ampi. In un sistema produttivo in costante mutamento verso l’automazione e la digitalizzazione, all’impresa occorre sempre più specializzazione.
Allo stesso tempo, è fondamentale motivare e incentivare i giovani a intraprendere percorsi di studio in ambito STEM (Science, Technology, Engineering and Maths) per far fronte alla carenza progressiva di professionalità tecnico-scientifiche. Tale carenza è forte a qualunque livello professionale, a partire dalle funzioni operative nelle officine o nei cantieri, a funzioni intermedie esecutive o di controllo, sino a quelle più elevate.
Basta pensare ai dati Unioncamere che stimano la carenza di 469.000 tecnici da qui al 2022 per tecnici, diplomati ITS e laureati in materie STEM, oltre agli allarmi dati da Confindustria e quello di Fincantieri di qualche settimana fa.
Per questo Confindustria La Spezia sostiene attivamente sia Promostudi che l’ITS La Spezia e guarda con molta preoccupazione le limitate iscrizioni agli istituti tecnici.
I neolaureati in Meccatronica sono un ottimo segnale di dove deve andare la formazione per sostenere un sistema produttivo altamente tecnologico, digitalizzato e globalizzato».