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Investire in criptovalute, Litecoin come alternati In evidenza

Per investire in criptovalute non c'è solo il Bitcoin.

Il Bitcoin è tra le monete virtuali più conosciute, ma ce ne sono tante altre che possono permettere di diversificare l'allocazione del capitale, e di mediare e presidiare un rischio che, comunque, è sempre molto alto. Tra le criptovalute più capitalizzate, ed alternative al Bitcoin, c'è il Litecoin che è ben spiegato e recensito su https://www.mercati24.com/litecoin-cose-valore-in-euro-e-come-comprare/.

Criptovaluta Litecoin, come e dove comprarla

Rispetto al Bitcoin, che è stato lanciato nel 2009, il Litecoin nel mondo delle monete virtuali ha fatto la sua apparizione nel mese di ottobre del 2011 con l'obiettivo di essere una valuta virtuale digitalizzata non solo alternativa al Bitcoin, ma anche migliore. Ad oggi, pur tuttavia, il Bitcoin tra le criptovalute è la regina per capitalizzazione nonostante la volatilità media giornaliera sia ormai alle stelle, così come sono elevate le capacità di calcolo che sono necessarie per il mining con conseguente ed altrettanto elevato consumo di energia.

Al pari del Bitcoin, il Litecoin da parte degli investitori in monete virtuali può essere acquistato e ceduto attraverso le piattaforme di scambio, dette anche exchange, oppure aprendo un conto di trading con i migliori broker online abilitati ed autorizzati. Attualmente contro il dollaro americano il Litecoin viene scambiato in area 270-280 dopo aver toccato un nuovo massimo storico sopra i 350 dollari nella seconda metà del mese di dicembre del 2017.

Creatore Litecoin vende tutto, addio alla criptovaluta che ha fondato

Se ad aver fondato il Bitcoin si sa solo che è stato Satoshi Nakamoto, pseudonimo dietro il quale ancora oggi non si sa chi ci sia dietro, lo stesso non dicasi per il Litecoin che nel 2011 è stato ideato da Charlie Lee che, pur tuttavia, ha detto recentemente addio alla sua creatura almeno dal punto di vista finanziario. Il fondatore del Litecoin ha infatti ceduto tutta la criptovaluta in suo possesso citando il potenziale conflitto di interessi.

In accordo con quanto è stato riportato dalle cronache finanziarie, Charlie Lee nel vendere tutti i Litecoin in suo possesso ha donato il ricavato in beneficienza e, tra l'altro, ha messo la parola fine alle polemiche ed anche alle pesanti accuse lanciate da alcuni investitori nella criptovaluta. Stando a quanto riportato dalla stampa di settore, infatti, il fondatore del Litecoin, da parte degli stessi utenti, sarebbe stato accusato di praticare insider trading.

La reazione sul mercato per la criptovaluta è stata positiva. Le quotazioni, infatti, sono salite anche perché in questo modo, con ogni probabilità, sulla criptovaluta, grazie proprio alla scelta di Charlie Lee, è caduto ogni sospetto. Con l'account @SatoshiLite, Charlie Lee è molto attivo sul social network Twitter postando analisi, grafici, notizie e commenti sul mondo delle criptovalute a partire proprio dal Litecoin.

Chi pensava male di Charlie Lee, in particolare, lo accusava di sfruttare i suoi stessi tweet sul Litecoin a proprio vantaggio, ed è per questo che il fondatore della criptovaluta, pur confermando il proprio impegno nel continuare a sostenerla, ha preferito vendere tutto per porre fine a quelle che, senza alcuna prova, erano comunque fino a prova contraria solo delle illazioni.

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