Confederazione Nazionale Artigianato
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Le imprenditrici della CNA provano a dare una spallata al gender gap in economia. Una delegazione di CNA Impresa Donna La Spezia e Liguria ha partecipato ieri alla tavola rotonda organizzata al Senato della Repubblica sul tema “Politica: sostantivo femminile singolare”. Una iniziativa che ha visto la partecipazione delle senatrici Nunzia Catalfo, Anna Rossomando (vice Presidente del Senato) e Maria Virginia Tiraboschi.
La giornata di studio ha esaminato i principali temi dell’imprenditoria femminile come la necessità di politiche di sostegno mirate al welfare e alle pari opportunità sino alle maggiori difficoltà rispetto agli uomini all’accesso al credito rilevato dall’indagine condotta da Swg per CNA nazionale. CNA Impresa Donna ha concretizzato quanto rilevato stilando otto proposte a sostegno dell’imprenditoria in rosa.
“La CNA ha messo in campo un pacchetto di otto proposte per favorire l’impresa femminile ma una, in particolare, è quella che riteniamo rappresentativa del criterio con cui vorremmo affrontare il problema del grosso gap di genere che caratterizza l’economia italiana: una detrazione del 50% sui voucher per tutti i servizi di cura di qualsiasi genere” spiega la Presidente di CNA Impresa Donna La Spezia Cristina Poletti. “Questa detrazione avrebbe un grosso impatto sull’economia, e permetterebbe di contrastare il lavoro nero. – prosegue la Presidente del CID Cna La Spezia -. Un’occasione economica per tutti, uomini e donne, che porterebbe maggiore coesione sociale oltre ad innalzare la qualità della vita di tutti i cittadini. In Italia le prospettive delle donne nel mondo del lavoro sono ancora lontane dall’essere eguali a quelle degli uomini. Il nostro Paese non ha investito in maniera sufficiente nelle politiche sociali a favore della famiglia e non prevede una misura universalistica di sostegno ai figli. Esistono, inoltre, profonde differenze anche tra lavoratrici: il congedo di maternità obbligatorio, a esempio, prevede un’astensione dal lavoro di cinque mesi per tutte le lavoratrici, ma la copertura completa del reddito è riservata alle sole dipendenti. E’ per correggere queste storture, almeno parzialmente – conclude Cristina Poletti -, che abbiamo preparato un pacchetto di proposte sulle politiche d’investimento e sulle politiche di azione, relativo alle lavoratrici autonome”.
Eccole in sintesi le proposte.
Le politiche d’investimento:
1. Rendere detraibili al 50% tutte le spese di cura e di aiuto alla famiglia.
2. Riforma dell’indennità di accompagnamento, attraverso l’introduzione della possibilità di scegliere tra prestazioni monetarie e servizi alla persona, al fine di consentire al beneficiario o alla sua famiglia di scegliere tra il contributo economico o fornitura di servizi domiciliari in forma organizzata ed erogati da diversi soggetti siano essi pubblici, privati o del terzo settore.
3. Ridurre dal 22% al 5% l’Iva applicata ai servizi di welfare prestati dalle strutture private diverse dalle cooperative sociali e dai loro consorzi.
4. Riequilibrare la distribuzione dei fondi destinati alla conciliazione dei tempi di vita e di lavoro, che attualmente vanno per il 90% alle lavoratrici dipendenti e per il 10% alle autonome.
Le politiche d’azione:
1. Rendere più flessibile l’offerta di servizi pubblici di welfare soprattutto rispetto agli orari e alle modalità di erogazione che risultano estremamente rigidi e sono scarsamente tarati sulle esigenze dei lavoratori dipendenti e dei loro ritmi più tradizionali.
2. Riconoscere il “costo” del tempo dedicato alla formazione in termini di mancato guadagno, consentendo di dedurre dal reddito una somma aggiuntiva rispetto alla spesa sostenuta.
3. Incentivare la creazione di reti territoriali di conciliazione vita/lavoro per servizi di welfare per la famiglia e per l’infanzia che prevedano la collaborazione pubblico/privato.
4. Attivare un tavolo tecnico permanente presso il dipartimento Pari opportunità della presidenza del Consiglio sull’imprenditoria femminile e sulle politiche di welfare. Istituire una commissione parlamentare bicamerale per i diritti delle donne e l’uguaglianza di genere.
SONDAGGIO CNA-SWG SU DONNE LAVORO E CREDITO
Il lavoro? Per le donne deve portare più reddito e più sicurezza.
Ma nell’accesso al credito sono trattate peggio degli uomini
A registrare un diverso trattamento nell’acceso al credito per le donne rispetto agli uomini è una indagine condotta da Swg per CNA nazionale, su un campione rappresentativo della società italiana, dedicata a “Donne, imprenditoria e accesso al credito”.
Cosa vogliono, dunque, le donne dal lavoro? Un maggior reddito a disposizione e, di conseguenza, un futuro più sicuro sono le motivazioni che principalmente spingono una donna al lavoro. Il 31% delle interpellate è mosso da più cospicue entrate economiche, con un picco del 35% tra quante si situano nella fascia di età 35/54 anni e del 43% tra le residenti nelle regioni centrali. La sicurezza rispetto alle incertezze della vita stimola un altro 25% del panel con il tetto del 27% raggiunto sempre nella fascia 35/54 anni e del 36% al Sud.
A distanza (tra i risultati ai quali, potendo scegliere, le donne ambiscono sul fronte lavorativo) si piazza una maggiore gratificazione professionale, che si ferma al 13% del totale con il 15% raggiunto dalle donne che hanno oltre 54 anni di età e il 18% nel Nord Ovest. Una motivazione tallonata dalla disponibilità più elevata di tempo libero, che tocca il 12% delle coinvolte nell’indagine, stavolta con la massima percentuale (16%) nella fascia più giovane, tra i 18 e i 34 anni, e al Centro (15%). Una gratificazione meno palpabile – più riconoscimento sociale – è optata solo dal 6%, con variazioni limitate tra una fascia di età e l’altra e un picco territoriale al Sud (8%). Il 13%, infine, sceglie di non rispondere con una presenza maggiore tra le ultra-54enni (15%) e nel Nord Ovest (18%).
Un problema ricorrente nelle imprese italiane, soprattutto quelle artigianali e piccole, è il credito erogato con il contagocce. Ma, nella partita con le banche, spesso le donne imprenditrici (o aspiranti tali) denunciano di essere trattate peggio degli uomini anche a parità di condizioni. E’ vero? Dalla indagine di Swg per CNA Nazionale questa asserzione è confermata, in un panel aperto anche agli uomini, dal 50% degli interpellati (43% degli uomini, 56% delle donne) con picchi del 58% nella fascia 18/34 anni e del 57% al Sud. Disaggregando questo risultato, emerge che a ritenere il trattamento in banca di molto peggiore per le donne è convinto il 12% della platea (8% uomini, 16% donne), con tetti per classe di età tra i 18/34enni (17%) e per macro-regioni nel Sud e nelle Isole (15%). Quasi scompare a livello di genere la differenza sulla valutazione di “abbastanza” – nella difficoltà di accesso al credito delle donne – che nel totale è indicata dal 38% di quanti partecipano all’indagine: il 35% degli uomini e il 40% delle donne, con risultati superiori alla media tra i più giovani (41%) e nel Sud (42%).
Nell’altra metà dell’universo, quanti sostengono che la differenza di genere nell’accesso al credito tra donne e uomini è scarsa sono il 30% (34% uomini, 26% donne) con presenze più spiccate tra gli ultra 54enni (33%) e al Centro e nelle Isole (38%). Tocca il 20%, infine, la quota di quanti non rilevano differenze di genere su questo fronte (23% uomini, 18% donne) con presenze più rilevati nella fascia 35/54 anni (23%) e nelle regioni del Nord Ovest (25%). Tra quanti sono convinti che questa difficoltà di genere nell’accesso al credito esista, la motivazione che le donne potrebbero avere figli è la preferita dal 37% degli interpellati (33% uomini, 40% donne) con punte tra i 35 e i 54 anni (41%) e nelle regioni del Nord Est e del Centro (41%).
Lo sportello Credito Cna è a disposizione per la compilazione delle domande.
Lezioni da venerdì 1 febbraio.
Ecipa La Spezia organizza un corso, della durata di 8 ore, che si terrà nei giorni di mercoledì 6 e 13 febbraio 2019 presso la sede di CNA della Spezia, in Via Padre Giuliani 6 con orario 18.00 - 22.00
Cna: “Primi risultati di una lunga battaglia”.
Il Governo ha accolto le sollecitazioni sostenute da mesi dalla CNA FITA a favore dell’autotrasporto Italiano.
Cna Fita:“I trasportatori potranno risparmiare tra 800 e 2mila euro all’anno con l’aumento delle deduzioni forfetarie. Un piccolo, ma importante, segnale di attenzione”
CNA FITA La Spezia informa che sono stati sbloccati i Contributi 2018 e le agevolazioni fiscali che sono aumentate a favore degli autotrasportatori. Come ha comunicato il Ministero dell’economia (Mef), con una nota stampa in cui precisa come L’art. 23 del D.L. 23 ottobre 2018 n. 119, convertito, con modificazioni, dalla Legge n. 136 del 17 dicembre 2018, ha incrementato la dotazione finanziaria relativamente alle misure agevolative a favore degli autotrasportatori per il 2018. Pertanto, per quanto riguarda, nel caso, gli importi delle deduzioni forfetarie, per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore oltre il Comune in cui ha sede l’impresa (autotrasporto merci per conto di terzi) la deduzione forfetaria di spese non documentate per il periodo d’imposta 2017, passa dai 38,00 euro, precedentemente previsti, a 51,00 euro. La deduzione spetta anche per i trasporti effettuati personalmente dall’imprenditore all’interno del Comune in cui ha sede l’impresa, per un importo pari al 35 per cento di quello riconosciuto per i medesimi trasporti oltre il territorio comunale.
“Con l’approvazione della Legge di bilancio il Governo ha accolto le sollecitazioni sostenute da mesi dalla CNA FITA a favore dell’autotrasporto Italiano” afferma il Presidente della CNA FITA La Spezia Stefano Crovara che sottolinea “ora rimangono aperte altre questioni, che devono trovare urgenti soluzioni per contrastare i fenomeni di concorrenza sleale, dumping sociale ed abusivismo soprattutto da parte dei vettori esteri e da parte delle imprese italiane travestite da straniere”.
Il Ministero dei Trasporti dovrà, entro fine gennaio, emanare le disposizioni necessarie per dare attuazione alle novità
15 appuntamenti in programma.
Il versamento va effettuato esclusivamente con Carta di credito o tramite MAV Elettronico Bancario.
Di che cosa si tratta e quali sono le categorie esonerate.
La Presidente Cna La Spezia Federica Maggiani commenta con soddisfazione l'adozione dei nuovi paramenti
Grande successo per la sesta edizione della cena natalizia di solidarietà organizzata dal Comitato Impresa Donna della Cna della Spezia.
Le dichiarazioni presentate dal 1° luglio 2018 ed entro il 30 gennaio 2019 hanno effetto per l’intero canone dovuto per l’anno 2019.
La Legge di Bilancio 2018 ha introdotto l’obbligo della comunicazione all’Enea, Agenzia nazionale per le nuove tecnologie, l’energia e lo sviluppo economico sostenibile, dei lavori i di recupero edilizio, sisma bonus, acquisto di arredi.
Per i lavori già conclusi l’invio della comunicazione a Enea dovrà avvenire entro 90 giorni dal 21 novembre 2018, la data di messa online del sito. Con la pubblicazione online del sito per l’invio della comunicazione Enea sui lavori di ristrutturazione effettuati, è stata messa a disposizione degli utenti, seppur in ritardo, la guida che chiarisce quando è obbligatorio l’invio dei documenti, e per alcune tipologie di lavori, infatti, bisognerà rispettare la scadenza di 90 giorni dal collaudo per l’invio dei documenti. Tutti i lavori dal 1° gennaio 2018 sono chiamati a svolgere la procedura. Durante una videoconferenza organizzata da CNA, infatti, Enea ha presentato il nuovo portale ed illustrato le modalità operative da seguire per procedere all’invio dei dati relativi ai predetti interventi ed , In tale sede, è stato ribadito quanto indicato dall’Agenzia delle Entrate in merito alla valenza della trasmissione dei dati all’Enea ai fini del riconoscimento delle detrazioni fiscali connesse agli interventi effettuati.
“Andranno comunque in affanno i cittadini e con loro tante piccole imprese, artigiane e non, che hanno effettuato i lavori di ristrutturazione ormai 10 mesi fa - spiega la referente sindacale CNA La Spezia Giuliana Vatteroni -. La procedura di trasmissione dei dati relativi agli interventi che prevedono l' ecobonus, per i quali sono riconosciute cioè detrazioni fiscali, è sicuramente stata semplificata con l’ausilio del nuovo portale, ma ci sembra quanto mai singolare che per ritardi non attribuibili nè ai cittadini nè alle imprese si debba procedere anche all'inserimento dei lavori prima del 21 novembre. Capiamo l'obbligatorietà prevista dalla legge di Bilancio 2018 - prosegue Vatteroni - ma poichè non viene rintracciata l'obbligatorietà di inserimento nel portale Enea in nessuna normativa fiscale, CNA nazionale sta lavorando alacremente perchè sia riconosciuto un periodo di transitorietà e affinchè i Ministeri coinvolti chiariscano la questione in via definitiva”.
A riguardo l’Agenzia ha precisato di non aver ancora una posizione ufficiale e di fornire tutte le indicazioni del caso in occasione della prossima circolare predisposta, orientativamente nei mesi di marzo-aprile 2019, per rispondere ai quesiti presentati dai CAF relativamente alla compilazione della dichiarazione dei redditi. Resta, dunque, aperta la questione relativa all’indicazione riportata dall’Enea che la trasmissione dei dati dovrà avvenire entro il termine di 90 giorni a partire dalla data di ultimazione dei lavori o del collaudo.
"Con rammarico non possiamo quindi che consigliare - conclude la referente sindacale della CNA spezzina - di procedere con quanto previsto da Enea che richiede che per gli interventi ultimati tra il 1° gennaio e il 21 novembre l'inserimento nel portale entro 90 giorni a decorrere dal 21 novembre 2018. Per tali interventi il termine ultimo previsto è, infatti, il 19 febbraio 2019 ed è davvero difficile dire se per quella data ci sarà un chiarimento ufficiale in proposito”
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Le richieste.
Cna Costruzioni e Harley&Dikkinson insieme per la riqualificazione degli edifici
Lunedì 10 dicembre alle 16.30 nella sede di via Padre Giuliani 6 della Cna spezzina si terrà un incontro sul tema.
Harley&Dikkinson, l'Associazione dei progettisti sistemici, delle imprese applicatrici di tecnologie e dei Gestori di soluzioni di efficienza energetica e CNA Costruzioni hanno sottoscritto un’importante partnership che unisce le competenze per concretizzare l’opportunità di riqualificazione energetica e sismica introdotta dai nuovi incentivi delle ultime Finanziarie (Eco bonus, Sisma bonus e cessione del credito d’imposta).
L’accordo permette alle Imprese CNA di offrire interventi di riqualificazione energetica e statica di qualità ed assistenza ai condomini per utilizzare appieno gli incentivi fiscali messi a disposizione dallo Stato, in particolare la cessione del credito. Una risposta concreta per famiglie ed imprese in un'ottica di sviluppo economico e sociale dell'intero Paese che ha già avuto risultati positivi in molte città.
L'impegno di CNA Costruzioni e di H&D, con il marchio Riqualifichiamo l’Italia, è di favorire interventi di qualità e finanziariamente accessibili per la valorizzazione del nostro patrimonio immobiliare, ormai datato.
Allo scopo di comprendere i contenuti dell'accordo, la portata e le opportunità che ne possono derivare è stato organizzato un incontro che si terrà lunedì 10 dicembre alle ore 16.30 nella sede della CNA La Spezia in via Padre Giuliani 6. All'incontro interverranno: Mario Turco, Responsabile nazionale CNA Costruzioni, Raffaella Dell'Acqua, Responsabile relazioni istituzionali di Harley&Dikkinson e Massimo Giacchetta, Presidente Casabita e Presidente CNA Liguria.
Proseguono gli incontri organizzati dalla CNA della Spezia su tutti i mezzi utili alle imprese per gestire il processo della fatturazione elettronica.
Durante gli incontri esperti CNA e dell’Agenzia delle Entrate illustreranno gli strumenti per emettere, trasmettere e conservare le fatture. L’introduzione dell’obbligo della fattura elettronica tra privati rappresenta, infatti, un cambiamento che necessita un’evoluzione culturale e un investimento formativo per i soggetti fino ad oggi abituati alla gestione cartacea della fatturazione. Dal 2019 i titolari di partita Iva dovranno emettere esclusivamente fatture elettroniche sia nei rapporti commerciali verso altri soggetti titolari di partita Iva sia nei confronti dei consumatori finali. CNA a livello nazionale fa parte da mesi di un gruppo di lavoro con l'Agenzia delle Entrate nato per cercare di capire i meccanismi al dettaglio, supportare le imprese e avere la possibilità di intervenire su eventuali problemi riscontrati in maniera tempestiva.
Per affrontare in modo consapevole questa rivoluzione nella gestione della contabilità aziendale CNA La Spezia organizza sul territorio provinciale una serie di appuntamenti dal titolo: “Gli strumenti per gestire il processo di fatturazione elettronica”.
Le date degli appuntamenti previsti sono: me venerdì 30 novembre dalle ore 17 nella sede CNA La Spezia di via Padre Giuliani 6; martedì 4 Dicembre alle ore 15.00 a Monterosso al Mare nella sala del consiglio del Comune. Seguirà un appuntamento a Levanto.
Al termine di ogni incontro verrà dato spazio alle domande dei partecipanti e il personale esperto dell’area fiscale della CNA sarà pronto a rispondere a qualsiasi quesito rilevato.
Si prega di contattare gli uffici della CNA della Spezia per prenotazioni allo 0187 598080 o via mail a Questo indirizzo email è protetto dagli spambots. È necessario abilitare JavaScript per vederlo.
CNA Impresa Donna opera da anni a sostegno dell’autonomia e dell’emancipazione femminile, supportando progetti di valore, dalla raccolta fondi dei centri antiviolenza all’estetica sociale.
Le imprese incontrano gli organi di controllo.
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