Difficile continuare a credere che l'improvviso calo di rendimento dello Spezia non dipenda in qualche misura dalla tempesta societaria e all'azzeramento di presidente e ad ad opera della magistratura ordinaria per il caso dei minorenni nigeriani tesserati da società satelliti.
Fatto sta che, nell'attesa dell'esito dell'iter giudiziario, si spera benevolo per le Aquile, la squadra sembra aver perso serenità e fiducia nei propri mezzi, come dimostra ampiamente la sconfitta di oggi contro un Padova affamato di punti ma sceso in campo non certo con il sangue agli occhi.
Passaggi sbagliati, trame interrotte da errori tecnici banali, palle troppo lunghe o troppo corte: quale che sia la causa lo Spezia oggi non c'era con la testa, onore al Padova che ha sfruttato al meglio le poche occasioni offensive, rilanciando le quotazioni in Under 21 di Federico Bonazzoli, migliore in campo e autore della doppietta decisiva.
Nello Spezia difficile trovare una sufficienza, forse Lamanna che dopo essere rimasto quasi immobile sul primo gol, incolpevole sul secondo si è superato sullo slancio di Mbakogu, limitando almeno il passivo finale.
Ora lo Spezia si gioca tutta la stagione nella trasferta di Benevento, prima del di riposo: una sconfitta vorrebbe dire addio ai play-off, un pareggio arrivederci mentre una vittoria lascerebbe buone possibilità di recupero.