Lo Spezia deluso dalla (ennesima) beffa in quel di Carpi ospita domani sera al Picco (fischio d'inizio ore 21, dirige Piccinini di Forlì) un Livorno galvanizzato dalla vittoria di misura contro il Venezia di sabato scorso, che l'ha tolta dalle sabbie mobili di fondo classifica inserendola quanto meno in griglia play-out con il Foggia.
La squadra di Marino è chiamata ad una prova di carattere: nessuno nega che in questa serie B ci siano almeno tre o quattro squadre nettamente più forti delle Aquile - tanto per fare nomi Brescia, Palermo, Pescara, Benevento e forse Verona- ma è altrettanto vero che la qualità di gioco espressa per lunghi tratti dalle Aquile autorizzava e forse ancora autorizza a ben sperare in un piazzamento play-off dovendosela vedere con squadre del calibro di Lecce, Cittadella, Perugia, Salernitana e altre che seguono in classifica, contro le quali lo Spezia può giocarsela benissimo ad armi pari.
Purtroppo siamo alla settima di ritorno, vigilia di primavera ma nel ruolo di punta centrale non è ancora sbocciato il talento di Galabinov: il bulgaro ha mostrato timidi segnali di ripresa giocando dall'inizio anche a Carpi, ma il problema per il tecnico siciliano è che lui non fa gol ma neppure corre senza palla, costringendo i compagni a tappare determinati buchi sulle ripartenze avversarie, con l'aggravante che lo Spezia, a differenza di tutte le squadre anche di fondo classifica non ha alternative centrali a Galabinov, eccetto Okereke e Gyasi fuori ruolo.
Ai punti nessun traguardo è ancora precluso allo Spezia, settimo a 34 lunghezze a 12 punti dalla capolista Brescia, a condizione che la squadra di Marino resti concentrata e soprattutto diventi più cinica in fase di realizzazione, prendendo esempio da squadre come il Carpi che con 3 tiri in porta hanno avuto ragione delle Aquile.
Il Livorno da parte sua si concentra sulla sfida di domani al Picco prima del posticipo contro il Benevento all'Ardenza di lunedì prossimo. La squadra di Breda pur tra alti e bassi sta dimostrando di avere finalmente trovato una propria fisionomia, oltre a recuperare giocatori importanti come Diamanti e Fazzi, che hanno scontato il turno di squalifica, mentre resta da valutare la condizione di Mazzoni. I toscani sono in crescita e carichi, con loro una tifoseria che si prevede molto numerosa contro una tradizionale avversaria.