I numeri del girone di andata parlano chiaro: lo Spezia è la terza miglior difesa del campionato con 17 gol subiti, meglio delle Aquile solo due matricole, verso la vetta il Benevento (16 reti subite) e verso il fondo il Pisa (con 13 gol al passivo). A far la differenza tra le tre squadre, ovviamente, i gol fatti: ben 31 i campani, 17 le Aquile e appena 9 i toscani.
Una cosa si è capita dello Spezia: ha una difesa super, un centrocampo di qualità, appena rinforzato dall'innesto di Djokovic. In attacco buoni giocatori, ma manca dall'inizio chi la butta dentro. Fabbrini è un ottimo acquisto sia chiaro, la fascia sinistra ha di nuovo un giocatore di ruolo, ma non sarà certo lui a far impennare le statistiche delle marcature. Nenè 4 centri, Piu e Granoche 3, Piccolo e Baez 1, Mastinu 0: è questo lo sconfortante bilancio del reparto offensivo della squadra di Di Carlo.
Una considerazione sorge spontanea: se lo Spezia fosse una squadra scarsa in ogni reparto, si dovrebbe pensare alla salvezza punto e basta. Ma così non è, lo dicono i numeri e la qualità del gioco espresso quasi sempre dallo Spezia quest'anno, al netto della fase conclusiva. Basterebbe davvero poco insomma per raddrizzare la situazione, un piccolo sforzo sul mercato, lo leggiamo da giorni sui siti specializzati, non è una punta in senso classico ma ha sicuramente fiuto e fame di gol: Fusco riportaci Giannetti!
Da registrare per la partita contro il Latina il rientro in lista convocati di Piccolo e Sciaudone, che hanno bruciato le tappe del recupero. Anche Migliore, influenzato in settimana, è recuperato, mentre non risulta neppure in panchina Galli, che avrebbe potuto sostituirlo così come Ceccaroni in caso di necessità.