“Non abbiamo certezza sui tempi di recupero di Reca, ci vorrà almeno un mese. Degli Innocenti sicuramente ha bisogno di un’altra settimana, mentre Vignali verrà valutato in questi giorni. Salvatore Esposito si allena oggi con il gruppo, ha lavorato anche in questi giorni, vediamo se c’è la possibilità di rimetterlo in squadra". Fa la conta degli infortunati mister Luca D'Angelo in vista di Spezia - Sampdoria, match che si disputerà domenica al Picco alle 17.15. Gara fondamentale dopo due partite senza vittoria con la volontà di riscattare la sconfitta casalinga maturata con il Brescia nell'ultimo turno casalingo. Un insuccesso che ha fatto male, ma che non deve scalfire, soprattutto Chichizola, reo di aver commesso l'errore costato il gol delle rondinelle. "E' sicuramente consapevole di quel che è successo - dice D'Angelo riferendosi al portiere argentino, - però non credo vada in campo colpevolizzato. Abbiamo preso gol dopo 3 minuti, perciò si poteva recuperare. Poi lui è un giocatore esperto, sa che la critica fa parte del gioco”.
Un periodo non positivo che dovrà trovare riscatto già a partire dalla gara contro una Sampdoria ferita. “Stiamo raccogliendo meno di quanto prodotto, però un allenatore fa le valutazioni sulla partita, non sul risultato. Non meritavamo di perdere nell’ultima con il Brescia, così come di pareggiare a Cesena e Modena. Per assurdo abbiamo vinto con il Pisa, nell’unica partita in cui forse il pari sarebbe stato il risultato più giusto. La Sampdoria è una squadra forte, aldilà della classifica. Noi siamo in difficoltà a livello numerico, con tanti giocatori fuori, ma sedici li troviamo e questo deve essere nostro pensiero”.
Un'eventuale gestione delle forze in vista di un ipotetico play off per mister D'Angelo è da scartare. “Non dobbiamo gestire niente, il Pisa sta facendo un campionato straordinario. Due settimane fa ci eravamo avvicinati, ma la loro reazione è stata importante e ci hanno distaccato, però, ci sono tante partite e ora, una alla volta, senza guardare la classifica, pensiamo a giocare la nostra gara e vedere quel che succede. La nostra classifica è bellissima, stiamo facendo uno dei campionati più importanti giocati dallo Spezia, parlando di emozioni date ai tifosi durante le partite. Abbiamo vinto una partita al 100esimo con un attaccante in porta: tante delle gare abbiamo giocato verranno ricordate tra le più belle, ma non ci accontentiamo di ciò. Ad inizio stagione dovevamo abbassare il monte ingaggi e salvarci: fatte entrambe le cose. Ora ci possiamo giocare qualcosa di bellissimo e dovremo farlo fino all’ultima giornata”.
Scelte in attacco. “Di Serio è forte e con il Brescia si è fatto trovare pronto. C’è la possibilità che giochi o subentri perché anche gli altri stanno bene. Falcinelli e Kouda? Abbiamo tanti giocatori, Falcinelli certe volte viene usato da attaccante, altre da mezzala, ma sta bene ed è a disposizione. Kouda l’altro giorno ha avuto tre palle gol importanti, sono felice che stia bene e abbia continuità. L’ho visto bene, è in forma”.
Fattore spensieratezza. “Sono stato espulso, per cui non sono la persona giusta per parlare di spensieratezza (ride ndr). Sono deluso da me stesso, perché l’allenatore non dovrebbe mai. Tra l’altro protestavo non per la gestione della gara ma per la mia adozione: ho fatto una stupidata e giustamente sono stato allontanato. Per quanto riguarda la spensieratezza, prima della gara, ogni calciatore e allenatore vive tensioni incredibili, difficili da spiegare, a prescindere dalla classifica. Dobbiamo pensare che questa classifica può darci solo vantaggi, ci dobbiamo aggrappare a quello e pensare che ci stiamo giocando qualcosa di importante e inaspettato, per questo dobbiamo giocare più liberi consapevoli del fatto che gli avversari proveranno a metterci il bastone tra le ruote. Non dobbiamo essere spensierati, dobbiamo crederci partita dopo partita”.
Inutile osservare il calendario. “Sicuramente le partite, con play off e play out all’orizzonte, sono tutte da giocare. Difficili, sia con chi deve salire che con chi deve salvarsi: per questo è difficile stilare un calendario, quasi impossibile. Per quanto riguarda il godersela, credo sia l’animo di ogni uomo, almeno per me sicuramente: la felicità è difficile da cogliere. Tante volte penso alle cose belle accadute e non riesco a riviverle con la stessa intensità mentre le cose brutte si. Non so come si faccia il contrario. Abbiamo una grande occasione e ce la dobbiamo giocare, poi se non riusciamo perchè il Pisa è più forte andrà bene, l’importante è non avere rimpianti”.
Serve l'outfit giusto in vista del finale di campionato. Qualche anno fa Italiano scelse l'elmetto per combattere nelle ultime gare. “L’elmetto mi ricorda la guerra, per cui non mi piace (ride ndr). Tra l’altro ne approfitto per fare una considerazione: Italiano è uno degli allenatori più grandi in Italia ed è molto sottovalutato. Per il vestito da mettere, direi tuta con la cravatta. La tuta, visto che giochiamo, sudiamo, ci sporchiamo, è obbligatoria, perchè si corre si scivola. Però anche la cravatta, perchè a questo punto è necessaria”.
Aldilà della tattica, serve la volontà di fare bene. “Noi lavoriamo tanto sull’aspetto tattico delle gare, ma se non si mette in campo la volontà di superare l’avversario non c’è tattica che renda. Da questo punto di vista, però, credo la nostra squadra sia una garanzia. Nell’ultima gara ha giocato 10 contro 11 e ha fatto più palle gol. È una squadra che non molla mai e i tifosi". apprezzano”.
