Non è tempo per parlare di campanelli d'allarme in casa Spezia, la squadra è terza in campionato nonchè unica squadra imbattuta dopo 11 giornate. Forse in questo autunno pieno di successi e bel gioco, ci siamo abituati bene e pretendiamo sempre di più da una squadra che però fino a pochi mesi fa era immischiata nella lotta per non retrocedere.
Certo è che queste ultime 5 partite tornano a evidenziare un problema del passato: la finalizzazione. Un dato molto semplice ci dice che lo Spezia ha segnato appena 4 gol nelle ultime 5 gare a fronte degli 11 segnati nell'altra metà di partite disputate fino ad adesso. Soprattutto nelle ultime due uscite contro Bari e Brescia, comunque due squadre ostiche da affrontare, è mancato quell'ultimo passaggio negli ultimi 16 metri che nelle prime giornate lo Spezia trovava con più semplicità. In più in chiave non pessimistica ma realistica, i tanti gol segnati finora su palla inattiva non fanno altro che porre il dubbio di uno Spezia che fa fatica a finalizzare su azione costruita.
Se qualche ombra comincia a emergere, fisiologicamente in un cammino comunque difficile come quello della B, dall'altra parte va sottolineato l'ottimo lavoro difensivo della armata di D'Angelo. Lo Spezia ha la miglior difesa del campionato con appena 8 gol subiti in 11 gare grazie al lavoro delle sue certezza tra cui un Wisniewski ritornato in piena condizione. I componenti della retroguardia sembrano anche più maturi nella gestione dei momenti difficili all'interno dei 90 minuti. Hristov e compagni non vanno mai in panico e anche ieri sera, dopo il pareggio, hanno arginato sul nascere la spinta offensiva del Brescia.