Le prime parole del neo portiere dello Spezia Calcio Mouhamadou Sarr, arrivato dalla Cremonese.
Accoglienza ottimale: "Devo dire assolutamente bene, mi hanno accolto a braccia aperte, sono tutti cordiali, gentili e simpatici. Anche il mister mi ha spiegato cosa vuole e desidera, mi sono già ambientato e mi trovo bene".
Sogni e idoli: “Fin da bambino ho sempre indossato i guanti, anche in Senegal ho giocato sempre in porta. Forse perché mia madre mi regalò una maglia di Toldo e da lì è partito il sogno. Il primo idolo sicuramente Toldo, poi, venendo in Italia, Buffon è diventato il riferimento anche se negli anni il modo di giocare è cambiato e ciò mi ha portato ad osservare altri come Maignan e Neuer”.
Coraggio e determinazione: “Quando si ha una strada tracciata, lungo il percorso si incontrano mille fattori ma devi essere coerente e andare diritto anche della difficoltà. Nessuno regala niente e se vuoi qualcosa devi andarlo a prendere”.
Le prime impressioni: “La squadra mi ha dato bellissime impressioni, sia come gruppo che a livello tecnico. Anche ieri in amichevole ha dimostrato qualità quindi ho sensazioni positive”.
Ai comandi del sergente D'Angelo: “Il mister è una persona molto diretta. Ai portieri chiede concretezza e noi ci adattiamo a questo stile. Ci vuole qualche giorno per entrare nel meccanismo ma appena si capisce diventa automatico. Chiede poche cose chiare e semplici”.
Lo Spezia una grande opportunità: “Mi sento bene, sono contento di essere qua sia per l’opportunità che per il contesto. Mi hanno sempre parlato bene dello Spezia e oggi posso certificarlo pure io con i miei occhi. A livello tecnico mi piace uscire e dominare l’area, mi da grossa soddisfazione”
L'infortunio: “L’infortunio è stato un incidente di percorso. Ti rallenta, ma se l’obiettivo è chiaro lo vai a prendere dritto per la tua strada. Bisogna affrontarlo come qualsiasi altra difficoltà che si affronta nella vita. si affronta, si razionalizza e poi magari si fanno cose che altri non credevano possibili. Non voglio dire che sia bello farsi male, ma nel momento in cui capita ti può dare veramente tanto e io ho sfruttato al meglio questo infortunio”.
Spezia, una piazza importante: “Nulla accade per caso, mi ha fatto piacere sapere dell'interesse dello Spezia. Una piazza importante, con storia, che ha tutto quello che si desidera per giocare a calcio”.
In porta ci va soltanto uno, chi merita: “Non credo nella sfortuna, credo nelle opportunità. Nel nostro ruolo gioca soltanto uno. Marco (Carnesecchi ndr) è un amico, è un ragazzo fantastico da cui ho imparato. E' il nostro ruolo, si affronta con la massima responsabilità”.
Senso di responsabilità: “Nessuna pressione, solo un grande senso di responsabilità molto stimolante. So che qui mi hanno preceduto tanti grandi portieri, quindi devi impostare degli standard alti e, essendo io persona competitiva, non c’è stimolo migliore di questo".
Nuovi meccanismi: “Oggi il ruolo è cambiato, sto lavorando e continuerò a farlo, ogni squadra ha un gioco differente, appena si entra nel meccanismo le giocate vengono da sole”.
Sensazioni positive: “Le sensazioni sono molto positive sia in fase offensiva che difensiva, essendo arrivato dopo sto imparando determinante cose ma osservando i miei compagni ho sensazioni positive”.