Lo Spezia raggiunge in extremis la Ternana di Breda fissando il risultato finale sull’1-1. Una trasferta che per gli aquilotti ha un sapore agrodolce e fa pensare più a due punti persi che uno guadagnato.
Un primo tempo giocato a ritmi bassi da entrambe le squadre, più concentrate a non prendere gol piuttosto che tentare l’assalto alle porte avversarie. Gli aquilotti cercano di prendere il pallino del gioco ma la Ternana, sin dall’inizio, alza il muro con una difesa a 5 e un centrocampo pronto a spezzare subito qualsiasi trama ricorrendo anche al fallo. Un interessante schema su calcio piazzato che libera Jagiello alla conclusione sarà l’unico sussulto dell’incontro nei primi 45 minuti.
Nella ripresa, gli aquilotti sembrano adagiarsi e accettare il ritmo frammentato di gara. Nagy e Esposito, pur intendendosi alla grande, non alzano mai i giri del motore tentando la giocata subito in verticale. Jagiello e Verde sono costantemente tallonati dalla difesa avversaria ma anche poco propositivi e mobili nella metà campo avversaria. Il risultato? Falcinelli non riesce quasi mai a liberarsi al tiro se non con una giocata personale.
Al 57’ l’episodio che condiziona l’andamento del match: Jagiello con un pallone troppo corto, lancia il contropiede della Ternana, Spezia sorpreso e Zoet costretto a commettere il fallo da rigore. Il portiere ex PSV para e tiene a galla i bianchi. Da quel momento, però, gli aquilotti cadono preda della Ternana. Il baricentro di squadra si abbassa sempre di più e nonostante la presenza di tre punte, i bianchi rinunciano a giocare. Le Fere approfittano di un Mateju molto stanco e di un Elia non al meglio per sfondare sulle fasce e trovare la rete del vantaggio allo scadere dei tempi regolamentari. In occasione del gol, si può vedere come nessuno esca dai blocchi per opporsi al cross ma soprattutto come Nikolaou sia decisamente fuori posizione e Elia non allineato nella diagonale difensiva.
All’ultimo respiro, Di Serio la pareggia evitando una sconfitta cocente per gli aquilotti.
La squadra di D’Angelo compie un passo indietro rispetto alle ultime due prestazioni. Se in difesa prende corpo l’attenuante delle assenze, a centrocampo sono mancati ritmo e spinta sulle fasce. Note stonate Jagiello e Verde apparsi meno brillanti e troppo statici.