fbpx

Accedi al tuo account

Nome utente*
Password *
Ricordami

Non si placano le polemiche sui cori anti-Napoli, punti di vista differenti tra i tifosi In evidenza

di Massimo Guerra - Potrebbero esserci ripercussioni sull'accessibilità allo stadio.

Non si placano le polemiche sui cori anti-Napoli del Picco, un'eco mediatica che rischia di costare grosso alla Società in termini di sanzioni economiche e provvedimenti nei confronti dell'accessibilità al Picco.

Con punti di vista diversi e precisi distinguo da parte dei tifosi delle Aquile, spaccati tra chi condanna senza riserve le invettive rivolte all'indirizzo dei tifosi ospiti e del Pibe de oro nel corso della sfida, e chi invece stigmatizza i precedenti e i presenti del tifo partenopeo, caratterizzati da comportamenti violenti sia dentro che fuori il Diego Armando Maradona, con cori e striscioni offensivi all'ordine del giorno, specie nella famigerata "curva A", vero epicentro della peggior anima del tifo azzurro.

Sicuramente da censurare i cori contro la memoria di Maradona, forse il punto più basso raggiunto - e non è la prima volta - dal tifo spezzino, al pari degli incitamenti per una pronta e massiccia eruzione del Vesuvio. Ma altrettanto esecrabili sono stati i "bu-bu" rivolti all'insegna di Amian, specie nella ripresa quando il laterale di Gotti scorrazzava sotto le prime file dei distinti affollati di tifosi ospiti.

E così non è bastato il nobile gesto di Victor Oshimen - accorso in curva Piscina per sincerarsi delle condizioni di una tifosa da lui colpita con una violenta pallonata durante le fasi di riscaldamento, applaudito dai tifosi aquilotti già presenti in gran numero - per rasserenare un clima assai pesante, malgrado lo splendido cielo azzurro e la giornata di sole.

Sui social e media di Napoli ora però forse esagerano, invocando misure persino nei confronti dell'arbitro Di Bello colpevole - a sentire le critiche - di non aver sospeso la gara malgrado i continui cori razzisti: manca un dettaglio importante, ovvero che quei cori erano rivolti ad un giocatore dello Spezia - appunto Amian - e non certo a Osimhen né tantomeno ad Anguissa o Dembelé.

Una tifoseria che si compiace - per iscritto - della morte prematura dell'ex ministro Maroni - non può essere certamente da esempio per nessuno, e i mezzi di informazione dell'entourage del Napoli dovrebbero dimostrare un maggior equilibrio e un maggior senso critico verso i propri pseudo-tifosi, perché in tanti casi delinquenti comuni camuffati da sciarpe e vessilli vari.

È GRATIS! Compila il form per ricevere via e-mail la nostra rassegna stampa.

Gazzetta della Spezia & Provincia non riceve finanziamenti pubblici, aiutaci a migliorare il nostro servizio con una piccola donazione. GRAZIE

Vota questo articolo
(1 Vota)
Redazione Gazzetta della Spezia

Redazione Gazzetta della Spezia
Via Fontevivo, 19F - 19123 La Spezia

Tel. 0187980450
Email: redazione@gazzettadellaspezia.it

www.gazzettadellaspezia.it

Articoli correlati (da tag)

Lascia un commento

Assicurati di aver digitato tutte le informazioni richieste, evidenziate da un asterisco (*). Non è consentito codice HTML.

Studio Legale Dallara

Informiamo che in questo sito sono utilizzati "cookies di sessione" necessari per ottimizzare la navigazione, ma anche "cookies di analisi" per elaborare statistiche e "cookies di terze parti".
Puoi avere maggiori dettagli e bloccare l’uso di tutti o solo di alcuni cookies, visionando l'informativa estesa.
Se invece prosegui con la navigazione sul presente sito, è implicito che esprimi il consenso all’uso dei suddetti cookies.