Di ieri la notizia dell'addio di Giulio Maggiore, con il trasferimento ufficiale alla Salernitana del presidente Iervolino e scambio di messaggi tra la società di via Melara e il giocatore:
"Lo Spezia Calcio rende noto di aver ceduto a titolo definitivo alla US Salernitana 1919, le prestazioni sportive del centrocampista Giulio Maggiore. Il Club ringrazia il giocatore spezzino, protagonista in maglia bianca per 188 volte, tra i grandi artefici della storica promozione in Serie A e delle meravigliose salvezze ottenute nelle ultime due stagioni. A Giulio vanno i migliori auguri per il prosieguo della propria carriera. Dalle giovanili alla fascia da capitano in Serie A. Per dieci stagioni con la maglia delle Aquile, fino a totalizzare 188 presenze in Prima Squadra, contribuendo in maniera determinante alla storica promozione in Serie A in una magica serata di agosto, seguita da due altrettanto magnifiche salvezze. Per sempre parte della storia del Club e di questa città. Le strade oggi si dividono, ma la storia è stata scritta ed è già leggenda. Grazie Giulio!"
L'ex capitano ha affidato al suo profilo Istagram il messaggio di saluto alla maglia, alla città e ai tifosi, togliendosi qualche piccolo sasso dalle scarpette, dopo la ridda di voci che hanno accompagnato la vicenda:
"Cara Spezia, la nostra è una storia unica, indissolubile, che niente e nessuno potrà mai distruggere. Ci sarebbero tante cose da raccontare che sono successe in questo ultimo anno, ma credo che anche questa volta debba prevalere il racconto delle a emozioni e delle gioie vissute nei miei 6 anni in prima squadra, con la maglia della mia città. Ci tengo solamente a dire che molte cose trapelate in questi ultimi mesi riguardo al rinnovo del contratto non corrispondono alla realtà, purtroppo non ci sono state le condizioni per continuare ma attribuire solamente a me le responsabilità non credo sia corretto e soprattutto non credo di meritarlo. Credo che in un lungo cammino come è stato il mio possano capitare episodi spiacevoli, poco chiari e facilmente male interpretabili, ma vi garantisco che ho sempre cercato di agire con correttezza e lealtà, mi sono sempre preso le mie responsabilità in campo e fuori. Ne approfitto per ringraziare tutto lo Spezia Calcio, la mia seconda famiglia, che mi ha dato la possibilità di realizzare il sogno che avevo fin da bambino, esultare sotto la Curva Ferrovia. Detto questo, ciò che io voglio preservare più di tutto è l'enorme affetto che ha legato me al popolo spezzino, alla gente del Picco. Quanto amore mi avete dato! Ricordo ancora le mie prime partite al Picco e quel fantastico coro che mi lasciò senza parole. Spero di aver ricambiato tutto ciò sul campo. Onorando sempre la maglia e lottando sempre per questi colori. L'ultimo anno ho portato la fascia da capitano in ogni stadio d'Italia, fascia che mi sono conquistato negli anni, con lavoro e umiltà e che da spezzino ha un valore simbolico esagerato e indescrivibile. Ebbene si, la storia giunge al termine e mentre scrivo queste righe non riesco a trattenere l'emozione, perché mi passano in mente tantissime immagini di questi anni. Compagni, mister, direttori, fisioterapisti, magazzinieri, dipendenti del club che oggi sono amici. Vi voglio ringraziare uno ad uno, veramente col cuore. Anni di B, la fantastica promozione, due salvezze in serie A. 188 partite, 18 gol. Che bello ragazzi! A tutti i tifosi e a tutti gli spezzini, grazie! Siete speciali, sono e rimarrò per sempre uno di voi!"