"La vita da ultras senza alcuni fondamenti non può essere tale", così si legge in una nota della Curva Ferrovia.
"Quindi, dopo esserci guardati negli occhi, abbiamo deciso che se dobbiamo morire lo faremo a testa alta da ultras. Vista la situazione che si sta vivendo all'interno degli stadi in tutta Italia, abbiamo deciso di rientrare e riprendere il posto che ci spetta".
"Dopo un anno e mezzo di lontananza dai gradoni riprendiamo a pieno regime le attività della nostra curva e dalla prossima partita saremo presenti sia in casa che in trasferta come è sempre stato".