Amaro pomeriggio dello Spezia sconfitto al Ferraris dal Genoa in un importantissimo scontro diretto che purtroppo finisce nel peggiore dei modi per le Aquile.
Il Genoa vince 2-0 grazie al gol delle due punte subentrate nel secondo tempo, ma anche nel primo tempo la squadra di casa si era dimostrata pericolosa e solo alcune prodezze di Provedel e un po’ di fortuna avevano evitato il peggio.
Spiace dirlo ma oggi si è proprio notata la differenza tra i valori tecnici in campo, differenza che la sagacia tattica di Italiano non è riuscita a compensare. È vero che il campo spesso ribalta i valori sulla carta, ma oggi non è andata così: per l’attacco del Grifo Pandev e Destro da una parte, per le Aquile Gyasi e Nzola dall’altra, ma forse la differenza è stata più significativa nella ripresa, con due talenti come Shomurodov e Scamacca, mentre Italiano ha dovuto ricorrere ad un giocatore ormai superato per la A come Galabinov e un talentino come Agudelo che tutto può essere tranne un uomo-gol.
Il Genoa ha meritato di vincere, non fosse altro che per i tiri in porta e le occasioni create nel corso dei 94’, a fronte di zero? O forse un tiro nello specchio della porta, il colpo di testa debole e centrale di Nzola nella ripresa, nel momento di maggior pressione delle Aquile.
Contro l’Inter dall’unico tiro in porta di Farias era maturato il pari, oggi attacco troppo inadeguato alla categoria, è scaduto dopo 4 mesi anche il tempo di attesa per Nzola, incapace di rendersi pericoloso nel corso dei 94’, mentre Gyasi ha fallito le poche palle interessanti alla sua portata, come il colpo di testa nella ripresa poco prima di uscire.
Aquile ferme a quota 33, in attesa delle sfide della giornata di campionato, in particolare questa sera tra Parma (20) e Crotone (15) , domani pomeriggio tra Benevento (31) e Udinese, Viola (33) e Juventus, Cagliari (28)e Roma, e lunedì Torino (31) e Napoli.