Gazzetta della Spezia vi propone da oggi una serie di interviste ai candidati sindaco per le Amministrative 2019. Sono 18 i Comuni coinvolti nella provincia spezzina. Tra questi abbiamo scelto di fare un approfondimento sui Comuni più grandi e su quelli in cui vi sono questioni aperte il cui interesse va ben al di là dei confini comunali, estendendosi a tutta la provincia o persino a tutta la Regione ed oltre.
Il nostro viaggio inizia dal Comune di Vernazza, al centro, così come tutte le Cinque Terre, della questione "flussi turistici", argomento di rilevanza internazionale.
Vernazza - Sono quattro le liste in competizione a Vernazza, perla delle Cinque Terre che conta 900 abitanti. Il centrodestra da una parte ed il centrosinistra dall'altra si presentano uniti. A loro si aggiungono due liste civiche.
Cominciamo il nostro percorso di conoscenza dei candidati sindaco da Federico Barli, consigliere del Parco delle Cinque Terre, candidato sindaco del centrosinistra unito, alla guida della lista "Corniglia e Vernazza uniti".
Che idea si è fatto degli schieramenti in campo? Lei è sostenuto da un'ampia coalizione di centrosinistra, ma anche il Centrodestra si presenta unito, alla luce di ciò qual è il suo sentimento sulla campagna elettorale in corso?
E’ sempre sbagliato politicizzare il voto locale; in realtà si confrontano visioni, capacità, progetti per il territorio e in una piccola comunità le capacità progettuali e la buona amministrazione fanno la differenza; fino ad oggi ognuno ha esposto le sue proposte, ma spero che ci sarà occasione di un confronto pubblico affinchè le varie proposte possano essere valutate dai cittadini.
Lei non è originario di Vernazza, ma da quelle parti la vedono spesso, ci spiega le motivazioni per le quali ha accettato la proposta del PD locale di candidarsi a sindaco?
E' vero, non sono di Vernazza, ma da circa 15 anni mi occupo di quel territorio prima da assessore provinciale al turismo e all’agricoltura e ora come consigliere del Parco Nazionale delle Cinque Terre; sono stati gli agricoltori i primi a chiedermi di impegnarmi direttamente, ma devo dire che la lista di persone a mio sostegno rappresenta in maniera completa tutte le attività economiche e le peculiarità dell’associazionismo locale, nonchè le diverse generazioni.
Ci dice qualcosa su di lei e sul suo curriculum?
Provengo da lunga esperienza amministrativa e, nonostante la passione per l'agricoltura, sono laureato in giurisprudenza e non in scienze agrarie, come qualcuno crede; ho seguito diversi corsi sui fondi comunitari, lavorato sul programma leader plus, sul psr, fondi fep (fondo europeo sulla pesca ) e l’esperienza mi ha insegnato che l’importante è avere buoni progetti uniti a capacità amministrativa, solo così si rende una comunità più competitiva e in grado di esprimere al meglio le proprie potenzialità.
Flussi turistici, numero chiuso e turismo sono alcuni dei temi al centro di questa campagna, quali sono le sue idee al riguardo?
I flussi turistici sono una ricchezza. Le Cinque Terre hanno rappresentato e possono ancora rappresentare un modello virtuoso; il numero chiuso può essere un dibattito giornalistico semplificativo di un problema complesso, ma è certo che ci sono dei limiti strutturali, soprattutto in alcuni periodi dell’anno e che se si perde l’anima dell’accoglienza e l’identità territoriale si può correre il rischio che quella che oggi è meta di vacanza possa trasformarsi velocemente in una visita fugace e perdere così l’appeal turistico. A tal riguardo gli operatori più consapevoli sono preoccupati, spesso infatti si alza la voce solo durante l’emergenza, ma la strada della programmazione è ben più complicata e deve coinvolgere tutti gli attori locali, non si fa con una conferenza stampa, ma con un lavoro accurato portato avanti giorno dopo giorno.
Ci troviamo in un parco naturale protetto, sarebbe interessante conoscere la sua visione dal punto di vista ambientale.
C’è una visione e c’è la quotidianità. La raccolta dei rifiuti, ad esempio, dove accanto ad una comunità virtuosa c’è la necessità di differenziare al meglio anche i rifiuti prodotti dai turisti; l’educazione ambientale vale per i cittadini, ma deve valere anche per coloro che visitano le nostre terre; anche i turisti vanno adeguatamente sensibilizzati, non si può pensare di visitare un Parco nazionale e non differenziare i rifiuti, consumare plastica e avere altri comportamenti ambientalmente scorretti.
Veniamo al programma, ci vuole riassumere in poche parole i punti cardine con i quali si presenta di fronte agli elettori?
Il recupero dell’incolto è parte essenziale del nostro programma, come la vera sfida al dissesto idrogeologico che siamo intenzionati a portare avanti insieme alla valorizzazione del turismo di qualità e dei nostri prodotti tipici; se il vino è parte identitaria delle Cinque Terre e dei suoi terrazzamenti, patti di filiera tra ristoratori e produttori, magari anche allargando il paniere con i prodotti della Val di Vara e di Levanto (penso per esempio all’olio che viene consumato nei ristoranti) sono idee che possono portare valore aggiunto, un vero e proprio gioco di squadra dell'intera comunità locale.
L’alluvione ci ha ricordato la fragilità del nostro territorio e del nostro assetto idrogeologico, i nostri paesi sono attraversati dalla ferrovia e le ferrovie hanno una responsabilità economica e sociale notevole, per questo con loro si dovrà lavorare per realizzare il canale scolmatore a Vernazza, il muraglione di Corniglia, senza trascurare quel bene spesso dimenticato e lasciato a se stesso di Guvano.
I cittadini inoltre mi segnalano tanti interventi da fare: la falesia di Corniglia, il problema delle strade provinciali, gli orari del bus, i bagni pubblici, le diverse problematiche delle frazioni e tanti presidi come la scuola e l’emergenza medica da mantenere e migliorare.
C’è tanto lavoro e da fare e sicuramente la squadra che mi sostiene ne è consapevole; non siamo un'isola e la condivisione con gli altri comuni delle Cinque Terre e con il parco è essenziale a partire dal PUC e dal Piano del parco.
Un auspicio per il futuro?
Le comunità unite stanno discutendo, anche animatamente, del loro futuro; come ho già detto mi auguro che tutte e 4 le liste vogliano aprire insieme un utile confronto di fronte ai cittadini, credo che a guadagnarne sarebbe solo la consapevolezza collettiva del bene comune che rappresenta il nostro splendido territorio.