“Festeggiare la Liberazione con la foto di Mussolini e della Petacci alla gogna è un gesto di cattivo gusto per chiunque, ma nel caso in cui a farlo sia un assessore il problema diventa politico ed è il sintomo di un imbarbarimento della dialettica tra le parti - afferma Alessandra Mari, candidata a Sindaco per il centrodestra alle prossime elezioni amministrative di Bolano - Mi rattrista constatare che ormai l’antifascismo è stato ridotto ad uno strumento di propaganda e ironia social anziché essere riconosciuto come un valore universale. Voglio ricordare all’assessore Ricciardi che di fronte a quella scena drammatica, e al corpo della Petacci su cui pesa l’ombra dello stupro, antifascisti del calibro di Sandro Pertini hanno steso un velo pietoso ricordando come il nemico si affronta e combatte quando è in vita, e non si infierisce su di esso da morto.
Prosegue Alessandra Mari: "Persone che rivestono una carica pubblica dovrebbero astenersi da certe basse ironie da centro sociale. Mi chiedo: questi dovrebbero governare ancora Bolano? Se avesse un minimo di senso storico e rispetto delle istituzioni Ricciardi si dimetterebbe domani mattina”.