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5 Terre Express, Berrino: "Ha la sola colpa di funzionare troppo bene" In evidenza

L'Assessore regionale replica all'Onorevole del Partito Democratico Andrea Orlando.

 

Il Cinque Terre Express (ormai l'hanno capito tutti, cittadini, viaggiatori e turisti) ha l'unica colpa di funzionare troppo bene e dare fastidio a chi, fino al 2015, non ha voluto far nulla per risolvere un problema di prima grandezza nel trasporto ferroviario regionale. L'onorevole Orlando, prima di mettere la firma su una versione dei fatti molto lacunosa e in buona parte errata, dovrebbe fare qualche verifica in più.

Riassumo la questione in brevi punti per non annoiare ancora lettori e cittadini su una polemica che si rinnova, inutilmente, ogni anno.

1 - Il Cinque Terre Express non è nato per separare il flusso dei pendolari da quello dei turisti, tanto è vero che comincia quando finisce l'orario di tutela per i pendolari: è nato per garantire collegamenti frequenti, veloci ed efficienti e risolvere i problemi di assembramento nelle stazioni. Obiettivo raggiunto visto che, nonostante l'imponente aumento del flusso turistico negli ultimi anni, le stazioni, a parte qualche ovvio intasamento nelle ore di punta, non sono più perennemente affollate dai passeggeri che rimanevano per ore sui binari in attesa di un treno.

2 - Nessun "collegamento essenziale venuto meno", anzi: oggi abbiamo 99 treni al giorno; tutti i treni che fermavano prima continuano a fermarsi anche nelle Cinque Terre; diversi regionali veloci non si fermano più soltanto a Monterosso ma anche in almeno una delle altre stazioni delle Cinque Terre. Il "diritto alla mobilità dei residenti", che inspiegabilmente secondo Orlando sarebbe ridotto, è molto più tutelato oggi di quanto succedeva cinque anni fa.

3 - Il biglietto di 4 euro lo pagano solo i turisti, tutti i liguri sono esentati: nonostante ciò, non abbiamo mai avuto proteste da parte dei turisti. Molti di loro si avvalgono, peraltro, del giornaliero in abbinamento alla carta parco che è un ulteriore vantaggio e ha reso più semplice la loro esperienza in una delle destinazioni turistiche più conosciute al mondo.

4 - Chi accusa la Regione di "poca trasparenza" e di fare solo gli interessi dell'appaltatore privato non conosce la legge, o fa finta di non conoscerla; per certo sorvola allegramente sul fatto che il Tar ha sempre rigettato la richiesta di accesso ai dati economici relativi agli introiti del Cinque Terre Express. Non è solo il contratto di servizio che garantisce a Trenitalia la riservatezza su quei dati, è soprattutto la legge 241 del 1990 a prevedere che possa opporre un vincolo di riservatezza se le informazioni richieste sono di natura commerciale, economica o finanziaria e la loro eventuale diffusione può provocare grave nocumento alla società.

5 - Orlando sostiene che solo in Liguria il contratto di servizio non prevede evidenza pubblica degli introiti. È falso: i dati dei ricavi sono secretati in tutte le regioni. Se c'è qualcosa che distingue la Liguria è la novità del contratto di servizio in essere, che per la prima volta prevede che Trenitalia comunichi periodicamente a Regione Liguria gli introiti con dettaglio mensile, distintamente per ogni tariffa e titolo di viaggio. Verranno comunicati a fine aprile, Regione non potrà diffonderli (a meno che Trenitalia non dia la liberatoria) ma userà quei dati per la programmazione e le compensazioni a livello regionale, come del resto ha sempre fatto nell'interesse del servizio pubblico.

6 - È gravemente scorretto che si insinui il sospetto che gli introiti vengano usati impropriamente. Quel che è certo è che il territorio ha avuto solo benefici dal Cinque Terre Express. Dalla vendita del biglietto integrato (treno più carta parco) rimangono 5,5 euro nelle casse del parco che le riversa come beneficio sul territorio, facendo lavorare quasi duecento persone, attivando servizi gratuiti di pullman, servizi igienici, controllo sui sentieri e molto altro.


Gianni Berrino
Assessore al Turismo Regione Liguria

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