Ho scritto al Prefetto della Spezia per chiedere garanzie concrete sul transito dei mezzi di soccorso e, in particolare, di quelli diretti dalla nostra provincia agli ospedali genovesi.
La situazione di forte disagio venutasi a creare dopo la chiusura notturna, per lavori, del tratto autostradale Deiva Marina-Carrodano è, infatti, cosa ben nota. La strada alternativa è chiaramente inadeguata ad assorbire i flussi di traffico, soprattutto di quello pesante, che vi si riversano e, oltre ai disagi, vi è un problema oggettivo di sicurezza e incolumità che merita di essere affrontato con attenzione.
Inoltre è ben noto che, molto spesso, pazienti provenienti dalla nostra provincia devono essere trasportati, per cure urgenti e particolari, negli ospedali genovesi, Ma se l’andata è assicurata, lo stesso non vale per il ritorno, visto che il personale medico e infermieristico è reperibile per tutte le urgenze notturne e quindi deve tornare subito indietro e i pazienti, una volta curati al pronto soccorso, sono costretti ad affrontare un lungo viaggio per andare a casa.
Non più tardi di qualche giorno fa il personale che aveva accompagnato, in serata, un paziente al pronto soccorso di Genova è tornato soltanto a mezzanotte alla Spezia, perché è stato costretto a fare il passo del Bracco.
La chiusura notturna dell'autostrada costringe anche le ambulanze al percorso alternativo, che oltre a essere già di per sé più impervio, spesso presenta chilometri di code che allungano i tempi. In casi di soccorso però, proprio il fattore tempo rappresenta una variabile fondamentale. E quindi credo che occorra individuare una soluzione prioritaria e concreta, visto che l’attuale situazione può mettere a rischio la vita e la salute delle persone. Si tratta di un interesse collettivo di grande rilevanza e ritengo che la Prefettura, nella sua azione di coordinamento, possa e debba attivarsi quanto prima per fornire queste garanzie ai cittadini.
Juri Michelucci, vicecapogruppo Pd ligure.