Un percorso che per la Liguria è partito ed è stato presentato ieri.
Al centro del dibattito il tema della portualità, uno dei più significativi per il territorio spezzino. "L'obiettivo dell'autonomia – spiega Toti – vuole essere raggiunto attraverso il confronto e il coinvolgimento degli enti locali, e non escludendoli. Anche perché questa grande opportunità può funzionare solo con il loro coinvolgimento diretto. Dalla Liguria e dai suoi porti – spiega Toti - passa il 55% delle merci che arrivano in Italia. Questo significa ricchezza, ma anche problemi e aggravi per una regione fragile e dall'orografia complicata.
Quello che chiediamo al Governo è avere più voce in capitolo nelle scelte, un gradi ascolto diverso rispetto a quello che abbiamo avuto finora. Purtroppo il sistema delle Autorità portuali, come è strutturato oggi, non funziona. Chiediamo prenderci le responsabilità delle nostre Autorità portuali, che non vuol dire per forza fonderle, le suddivisioni sono da valutare. Il nostro obiettivo, come Liguria, è che il centro decisionale sia essere vicino ai luoghi dove le cose accadono. Nel caso dei porti, la
Regione deve avere la possibilità di decidere quali siano le opere strategiche.
Dobbiamo prendere a modello i grandi porti come Anversa, Rotterdam, Amburgo. Su quei porti decidono le regioni, gli amministratori dei porti, in collaborazione con gli operatori. Con i governi c'è collaborazione, ma le amministrazioni centrali non fanno altro che ricevere idee e suggestioni dal territorio".
"La Liguria – aggiunge il governatore – è una regione piccola, è vero, ma siamo un pezzo importante a livello di PIL di questo paese e per crescere abbiamo grande necessità di infrastrutture. Questa terra ha più competenze di altri su certe temi: porti, logistica integrata. Si tratta di specificità e capacità che ci devo essere riconosciute, perché gestire le scelte garantisce maggiore efficienza e accuratezza".
"Quello di oggi – conclude –è stato un incontro proficuo. Ci siamo dati appuntamento agli Stati generali dell'economia della Spezia, nelle prossime settimane, per approfondire il dibattito e i risvolti per il futuro".