Ho appreso dalla stampa on line che Domenica sera un gruppo di cittadini si è riunito alla Biblioteca Arzelà presso l’area ex Vaccari per discutere di temi quali l’integrazione, accoglienza e lotta all’intolleranza in preparazione dell’adesione alla manifestazione politica indetta per il prossimo 2 Febbraio denominata “L’Italia che resiste”, in opposizione alle politiche di governo in materia di immigrazione.
Incuriosita dalla mancata pubblicizzazione di un evento strutturato all’interno di una sala pubblica, per di più con la partecipazione del Sindaco e dell’assessore Capetta e, preso atto del numero ristretto di partecipanti, ho chiesto agli uffici comunali approfondimenti circa gli organizzatori dell’incontro e se fossero stati autorizzati all’utilizzo di una sala pubblica per un’iniziativa privata o, quantomeno non istituzionale.
La ricerca ha dato esito negativo: in Comune pare non esistere alcuna richiesta di uso di spazi pubblici, né tanto meno autorizzazione in tal senso per l’incontro di Domenica 27 Gennaio presso la sala della Biblioteca Arzelà.
Ritengo che, in questi casi, il metodo qualifichi gli amministratori pubblici più del merito su cui io ed altri cittadini avremmo potuto dare un contributo; a maggior ragione allorquando si ergono a professioni di moralità. Pertanto, ho segnalato la questione al Segretario Comunale affinchè esegua gli opportuni approfondimenti in quanto ritengo che sia doveroso segnalare l’uso degli spazi comunali per scopi privati e/o politici di parte, che nulla hanno a che vedere con il confronto democratico che dovrebbe investire una comunità.
Paola Lazzoni
Consigliere Comunale Insieme per voltare pagina Santo Stefano di Magra