Ormai da anni il servizio di trasporto ordinario dei pazienti in ASL5 è affidato esternamente ad una società.
La gara ponte dello scorso anno, funestata da ricorsi finiti in tribunale, aveva visto vincitrice la cooperativa sociale messinese Italy Emergenza, sia per quanto riguarda la gara d’appalto che le sentenze giudiziarie che ne sono scaturite.
Quest’anno è stata nuovamente riformulata la gara per l’affidamento del servizio di trasporto sanitario ordinario per i prossimi 2 anni, rinnovabile per altri 2. A questa gara hanno partecipato 4 ditte. La prima, con un punteggio nettamente superiore rispetto alle altre, sulla base dell’offerta tecnica ed economica è stata ancora una volta Italy Emergenza, che dunque si trova a gestire l’appalto di ASL5 ormai dall’ottobre del 2011.
L’appalto è cresciuto in termini finanziari passando da circa 1.180.000 euro, nel 2011, ai circa 1.500.000 euro dell’attuale contratto d’appalto.
Nel capitolato però ci sono due punti controversi di cui uno ha già avuto applicazione pratica e che rischia di creare, già da subito, un disagio di non poco conto.
Le ambulanze impegnate nel servizio sono sempre le stesse. Dal 2011 ad oggi per il trasporto ordinario dei pazienti sono impiegate 7 ambulanze. Ciascuna è dotata di un equipaggio formato da 1 autista e 1 soccorritore.
Ad essere differenti però sono gli orari di servizio. Nel nuovo capitolato d’appalto, rispetto a 7 anni fa, è stata ridotta in maniera purtroppo considerevole la copertura oraria.
L’effetto più consistente lo si riscontra, in maniera più tangibile, soprattutto la domenica quando si ha una copertura generale naturalmente più ristretta di personale. Per i prossimi anni, infatti, le ambulanze la domenica calano da 3 a 2.
Nella tabella relativa ai mezzi, al personale e agli orari sono presenti un’ambulanza in servizio tutta la settimana, nell’arco delle 24 ore, mentre i due mezzi che, dal 2011 ai giorni nostri, lavoravano tutti i giorni dalle 8 del mattino a mezzanotte sono stati spacchettati. Uno sarà operativo solo la mattina e l’altro solo nel pomeriggio.
Il secondo punto che desta preoccupazione ma che non è ancora stato ufficialmente varato è contenuto nell’articolo 3 del capitolato d’appalto e prevede la possibilità di ASL5 di tagliare, in autonomia, il servizio di un quinto rispetto a quanto previsto dal contratto. L’ipotesi che si fa sempre più strada è quella che nelle prossime settimane venga annunciata una contrazione del 20%.
In pratica 300.000 euro in meno che, se non sono risparmi fatti con criterio ma meri tagli, rischiano di ripercuotersi in ulteriori diminuzione delle ore di servizio e dunque in disagi per i pazienti ma anche per lo stesso funzionamento tecnico degli ospedali spezzini.
È fondamentale ricordare quale sia l’assetto ospedaliero della ASL5.
Oltre al fatto di avere tre ospedali in provincia: Sarzana, La Spezia e Levanto, che devono essere collegati tra loro con un servizio di trasporto, lo stesso Sant’Andrea è una struttura a padiglioni senza collegamenti interni per i barellati. Vale a dire che il trasferimento di un paziente tra reparti situati in edifici diversi non può che avvenire in ambulanza.
Queste sono le due questioni che porteremo in Consiglio regionale: capire perché è stato ridotto l’orario di servizio dei mezzi e dunque chiederne un immediato ripristino; comprendere se è fondata l’ipotesi di una imminente contrazione dei costi per il trasporto sanitario ordinario e quali sono le motivazioni di tale scelta.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale
Rete a Sinistra/liberaMente Liguria