"I sottoscritti consiglieri comunali del gruppo di minoranza richiedono alla S.V.se rientra nei programmi dell’amministrazione indirizzare ,nel nostro comune l’attività di un albergo diffuso al fine di potenziare la ricezione turistica con l’utilizzo delle possibili incentivazioni della Regione Liguria.
La richiesta viene fatta anche in considerazione che tuttora esiste un consistente patrimonio immobiliare destinato a seconda casa di scarso utilizzo e nel contempo si avvertono negli in incontri con la popolazione i costi eccessivi,in particolare per le seconde case,sostenuti per il pagamento dell’Imu,del canone di somministrazione dell’acqua e della tassa dovuta alla raccolta e smaltimento dei rifiuti.
L’intervento dell’Amministrazione,al fine di fornire le maggiori garanzie ai proprietari degli immobili non utilizzati,che potrebbero essere destinati all’attività di albergo diffuso, potrebbe essere realizzato attraverso la costituzione di una società mista con capitale pubblico minoritario che prende in locazione le seconde case,con la corresponsione di un minimo garantito alla proprietà,in grado di coprire i costi delle manutenzioni ordinarie o straordinarie, per rendere agibile o recuperare l’abitabilità dell’immobile,i costi dell’Imu e delle relative tasse comunali. La redditività dell’iniziativa sarebbe ripartita o reinvestita tra il socio pubblico e privato nella misura da definire.
L’investimento previsto dal d.p.r. 16.09.1996 n.533 per la costituzione di una società mista(privato-pubblico) risulta minimo ovvero di un capitale sociale di euro 516,457,la successiva gestione potrebbe essere affidata ad una cooperativa di mano d’opera locale.
La promozione e prenotazione turistica nella fase iniziale,in mancanza di una clientela ripetitiva,va individuata in più società di valenza internazionale che operano nel settore ed abbinata a pacchetti di soggiorno (terra- mare) collegati con le Cinque Terre e le Terre del Levante (Sestri,Moneglia,Deiva,Casarza, Lavagna).
Maggiori flussi turistici porterebbe anche il ritorno di attività commerciali nella zona che ora tendono a scomparire e naturalmente a valorizzare eventi tradizionali della storia del territorio legati alla tradizione culturale e religiosa.
Si ha modo di credere che ,lo strumento della interrogazione, non sia sufficiente per sviluppare una tematica che non può essere solo un esercizio espositivo ma oggetto di attenta verifica nei contenuti e sulla percorribilità della iniziativa ,attraverso un piano economico di fattibilità, sostenuto da un suo equilibrio tra costi e ricavi ma soprattutto da una forte volontà persuasiva di tutto il consiglio comunale.
Può divenire una opportunità per il Comune di Carro e per tutta la Val di Vara in un momento favorevole in cui le bellezze del nostro Paese, sono particolarmente apprezzate da un turismo internazionale soprattutto al di furori della tradizionale Europa,facilitato da costi contenuti del mezzi di comunicazione e trasporto".
Loriano Isolabella
Carlo Firenze
Alessandro Mainardi