Si è appena concluso al Centro Barontini, alla presenza di comitati e cittadini, il confronto tra i candidati a sindaco per le prossime elezioni del 10 giugno. Oggetto del dibattito la situazione di Villa Ollandini. Inevitabile il confronto tra passato e presente, e come non chiedersi cosa ne sarà.
Il complesso di Villa Ollandini, costruito come residenza nel XIX secolo, è diventato negli anni ottanta un polo ambulatoriale della Asl5 Spezzina. Circa dieci anni fa è passato nelle mani di Fintecna Immobiliare srl, che avrebbe dovuto ristrutturare Villa e Parco, una volta ricco di piante di ogni specie, per destinarlo ad uso pubblico insieme alla riqualificazione di alcuni immobili con la possibilità di costruirne altri ai confini col bosco. Migliaia di metri quadri di fabbricati, terreni, bosco e parco, ormai lasciati nel degrado più assoluto, perché per motivi burocratici e l’attesa di un nuovo piano regolatore, unite a successive modifiche dei programmi, ne hanno impedito l’inizio dei lavori. Secondo gli accordi attuali tra Comune e CDP Immobiliare che ha assorbito nel frattempo Fintecna, la destinazione d’uso attuale è residenziale, mentre il parco di accesso sarà ad uso pubblico. La Cassa Depositi e Prestiti ha l’onere di riqualificare il parco e alcuni edifici interni (ex casa del custode e limonaia).
Mione non lascia spazio ad equivoci. Il candidato, sostenuto dalle liste Sarzana Nova, Sarzana Vola e Sarzana per Sarzana, esprime il suo profondo timore in merito alla situazione attuale e al mantenimento degli accordi. In primo luogo non pare essere un atto corretto da parte dell’Amministrazione, l’aver fatto votare a maggioranza il passaggio della destinazione del complesso ad uso residenziale privato, sottraendo alla città e la collettività un bene dal valore aggiunto straordinario. In secondo luogo Mione ribadisce che il Comune dovrebbe impegnare la Cassa Depositi e Prestiti ad una riprogettazione del luogo verso una destinazione sociale di ampio respiro, nel rispetto della storia, dei soggetti che ne sono stati proprietari e dei fini per cui l’immobile, fino a che le condizioni lo hanno permesso, è stato utilizzato. Infine Mione ribadisce che almeno al parco della villa venga mantenuta la destinazione pubblica, con l’onere della pulizia, della gestione e del decoro non a carico della pubblica amministrazione, ma a carico del soggetto proprietario dell’immobile. Anche questa situazione infatti non può e non deve essere trascurata. Dopo Marinella, Sarzana merita anche questa rivalutazione, affinchè tutti ne possano usufruire e godere.