Auspichiamo perciò che su questo il sindaco, al di là della inusualità, faccia una riflessione e trovi nella sua squadra il modo di risistemare le deleghe per garantire la continuità amministrativa a temi importanti come partecipate, patrimonio, gare e appalti perché nei prossimi mesi alcuni importanti appuntamenti potrebbero richiedere davvero uno sforzo da parte dell’assessore.
Nel rimpasto, dopo solo 10 mesi, fatto forse più per equilibri post elettorali che per reali necessità, si scopre che l’assessore Casati torna anche a occupare il suo posto in Acam ambiente. Nel merito alla eventuale incompatibilità, siamo certi che gli uffici competenti sapranno dare le giuste risposte, ma al di là del lato meramente amministrativo giuridico, troviamo decisamente inopportuno che l’assessore gestisca una materia così delicata come l’ambiente, essendo lui stesso un dipendente dell’azienda, con a questo punto una funzione di controllore e controllato.
Federica Pecunia
Capogruppo Partito Democratico in Consiglio Comunale