Perchè la scelta di candidarsi con Liberi e Uguali?
Credo che chi fa politica per passione debba mettersi al servizio dei cittadini e debba lottare per combattere le disuguaglianze e dare a ciascuno le stesse possibilità.
C'è bisogno di tanto coraggio per cambiare questo Paese. Io ci metto il mio, insieme a quello di tanti miei compagni.
Ho intrapreso la strada di LIBERI E UGUALI proprio per conseguire concretamente questi obiettivi. Noi di Liberi e Uguali vogliamo batterci "per i molti non per i pochi" perché è proprio così che dev’essere.
Solo così avremo la possibilità di essere davvero LIBERI e UGUALI
Lei è una insegnante, tra i punti al centro del suo impegno c'è quello della riforma della scuola. Come?
Lavoro da oltre dieci anni nel mondo della scuola: prima in un nido d’infanzia, poi in una scuola dell’infanzia come dipendente di una cooperativa sociale ed attualmente in una scuola primaria.
Sto continuando a studiare - mi sto specializzando presso l’università di Pisa come docente per il sostegno - anche perché credo che l’istruzione e la formazione personale costituiscano un processo di apprendimento che deve accompagnare ogni lavoratore per tutto l’arco della vita consentendogli di mantenere e migliorare le proprie conoscenze, capacità e competenze.
Sono precaria e vivo questa mia condizione insieme a tanti miei colleghi che cercano di sviluppare nella scuola il proprio percorso lavorativo. Con loro condivido l’aspirazione ad essere stabilizzati in una scuola sempre più destabilizzata da una riforma che di buono ha solo il nome e che ha confermato, ancora una volta, lo scarso interesse della politica renziana verso questo settore.
Io, al contrario, mi batto per una scuola come elemento strategico e fondante dell’azione politica del mio movimento, una scuola che fonda le sue radici sui principi costituzionali, gratuita, riqualificata, ampliata nei tempi e ai tempi.
Una scuola che garantisca un accesso universale all’istruzione per consentire l’acquisizione delle competenze necessarie per una partecipazione attiva alla società della conoscenza.
Una scuola in cui gli insegnanti non siano più mortificati dal trattamento economico e dallo scarso riconoscimento del proprio ruolo nella società.
Una scuola che ha i mezzi per essere vissuta in sicurezza e dispone delle dotazioni di apparecchiature e strumenti didattici necessari per far progredire i nostri ragazzi.
Una scuola che aiuta a costruire una società migliore con meno rancore e disuguaglianze.
Una scuola inclusiva, accogliente, che supera le barriere e condanna qualsiasi forma di discriminazione.
Un altro tema che sarà al centro del suo impegno nel caso venisse eletta?
Un altro tema che mi sta a cuore è la situazione delle donne nel nostro paese. Credo semplicemente che ogni donna debba essere sullo stesso piano di ogni uomo, in termini economici, di possibilità di carriera, di opportunità nei vari campi per poter esprimersi, per esporre alla collettività tutte le proprie aspirazioni e capacità.
Sono convinta che la società in cui le donne avranno un peso maggiore sarà una società migliore, più democratica e aperta al cambiamento, più libera e più giusta.