Ha parlato di tante cose, il presidente Giovanni Toti ospite oggi della trasmissione di Rai Radio Uno "Un giorno da pecora" condotta da Giorgio Lauro e Geppi Cucciari, dalle bellezze della Liguria che fanno vivere bene (trofie al pesto prima di tutto), alla campagna elettorale, alla situazione del Centro Destra.
"In Liguria abbiamo dato buona scuola, vincendo in Regione, a Savona, alla Spezia e a Genova. Sono di Centro Destra, quindi sono vicino a tutti quelli che ci aiutano a vincere".
Parte poi il sondaggio sul nome del pesce rosso che da qualche giorno è ospite nel suo ufficio di piazza De Ferrari (Arcore, Pesto, Sauro o Silvio?).
Entusiasta per le scelte delle liste? "Non sono contento delle liste e in generale della scelta elettorale, ma noi abbiamo scelto persone radicate sul territorio e non abbiamo mai avuto dubbi sulla non candidatura di Giampedrone, che è il bastone della mia vecchiaia e quindi me lo tengo stretto".
Prosegue Toti: "Non sono contrario a priori a chi si candida in altri territori, ma sono preoccupato che siano i parlamentari a scegliere gli elettori e non il contrario. Il Ministro Orlando, di Spezia, candidato in Emilia è sintomo della stortura italiana, dove i 'big' scelgono i territori più accondiscendenti". Mentre l'idea di Giovanni Toti è diversa: "Per me l'ideale sarebbe stato mettere i candidati forti nei territori difficili, che hanno più bisogno di essere convinti: gli errori si potevano evitare ascoltando di più chi conosce i territori. Nessuno pensava che in Liguria sarei stato vincente, invece ci siamo riusciti e questo dimostra che conosciamo il territorio".