Questa sera si doveva parlare di argomenti tanto importanti quanto attuali, ma mancava il numero legale per poterle discutere: la convocazione di venerdì 26 è risultata solo una perdita di tempo per consiglieri e cittadini che sono rimasti in Sala Consiliare per più di un'ora, aspettando invano qualcuno che rendesse possibile iniziare le discussioni. Sul tavolo c'erano questioni di un'importanza rilevante come l'interrogazione urgente sul debito di Marinella S.p.A. e il Piano antenne: insomma, si sarebbe dovuto parlare del futuro della fattoria di Marinella, interrogazione presentata dal Consigliere Comunale Valter Chiappini del gruppo Sarzana in Movimento e si attendeva la risposta alla petizione del Comitato Sarzana, che botta dal capo ufficio tecnico.
"Non è il caso di incolpare solo la maggioranza, ma soprattutto questa è stata particolarmente vacante oggi", dichiara Chiappini riferendosi agli assenti, i quali erano sia di maggioranza che di minoranza: Franco e Silvia Ricci, Rosignoli, Vinchesi e Zanetti, non si sono presentati, ma erano giustificati invece Rampi, Frassini, Pittiglio, Corsi, Giorgi e il Sindaco Alessio Cavarra, che si è presentato alle 19 per il secondo appello, svoltosi un'ora dopo il primo, ma la sua presenza non è stata sufficiente per permettere lo svolgimento del Consiglio Comunale.
I presenti, invece, erano Mantola, Torre, Antola, Lorenzini, Mione e Chiappini, e gli ultimi due sono stati apparentemente i più irritati dalla situazione, e si sono lasciati andare ad alcune considerazioni: "Una maggioranza che potrebbe da sola garantire il numero legale secondo me avrebbe il dovere di garantirlo- dichiara Valter Chiappini, e continua- tuttavia, nel momento in cui c'è un problema pesante ad esempio sulla questione della fattoria di Marinella, un ordine del giorno come quello che abbiamo presentato noi di Sarzana in Movimento aveva il dovere di essere discusso"; anche Paolo Mione di Sarzana per Sarzana si esprime e dice:"È una brutta pagina istituzionale nella quale purtroppo sono coinvolte sia la maggioranza che la minoranza. Si parlava di problemi importanti e se ne doveva discutere".
I presenti si sono allontanati dalla sala amareggiati, ma speranzosi che questi temi vengano discussi settimana prossima. Mione e Chiappini si sono espressi anche davanti alle nostre telecamere prima di andare via.