Luci spente, filmato introduttivo e musiche di Ligabue, Vasco e Jovanotti accompagnano gli oltre 500 presenti in sala e anticipano l'entrata in scena del candidato che, visibilmente emozionato, parla a lungo di fronte a sostenitori e colleghi. In un lungo resoconto particolareggiato sull'azione di governo e sui risultati raggiunti nel primo mandato spazia a 360 gradi basandosi principalmente sul confronto tra la Sarzana ereditata e la nuova città trasformata; dalla pressione fiscale alla differenziata, dalla messa in sicurezza delle scuole al decoro e sicurezza, dall'accoglienza controllata e resa utile, all'impegno su commercio e turismo, passando per tutti i lavori ed eventi portati a termine nonostante le chiare difficoltà economiche.
"Non tutto è andato come avremmo voluto e la riqualificazione del litorale di Marinella ne è un lampante esempio, arenato per i "bastoni tra le ruote" messi politicamente dalla Regione. Ma noi siamo testardi, continuiamo l'impegno preso e lo porteremo a termine. Anche sulla Fattoria abbiamo reagito e aperto il tavolo pubblico, gli esiti sono ancora incerti ma siamo sulla strada giusta e siamo ottimisti, la settimana prossima sarà decisiva".
Questo prima di dedicarsi alle valutazioni sulla campagna elettorale già ampiamente in corso ed ai conseguenti numerosi "Sassolini" da togliere dalle scarpe, un eufemismo scontato riguardo a quelli che sono, in realtà, macigni.
"Un conto è criticare dalla finestra, un conto è lavorare – attacca Cavarra tra gli applausi del pubblico – sostenuto dai molti capaci di valutare l'operato e di apprezzare lo sforzo effettuato, consci delle difficoltà affrontate, ma attaccato da una minoranza che usa i social come spandi fumo di una nebbia inquinante che danneggia la città ed i suoi cittadini. Una vera mistificazione e distorsione della realtà che va a deficitare non solo il nostro operato ma anche, e soprattutto, i sacrifici di tutti quelli che si impegnano per migliorare".
Il passaggio successivo è dedicato agli attacchi in corso da tempo da nuove e vecchie opposizioni, preceduto da un: "Toti si dimentichi pure di replicare i suoi successi qui a Sarzana, non succederà mai, la sua estraneità sul territorio è il suo punto debole e questo è lampante a tutti". E ancora: "Il suo è un governo di discriminazione politica impregnato di solo rampantismo e distruggerebbe il tessuto sociale stesso della città, in cambio del loro interesse per una misera bandierina aggiunta, solo un bieco spirito di rivalsa".
Denuncia poi di "Arruolamenti in corso di persone rancorose che hanno mangiato sino ieri sul piatto del Partito e che oggi non trovano più spazio per saziare i loro appetiti, cercano in altri l'accondiscendenza per i loro interessi che non trovano più in me. Sedicenti liste di sinistra che bisticciano ancor prima di nascere, ma i sarzanesi non sono persone che si fanno raggirare e la città non rischierà mai di cadere in quelle mani sbagliate".
Prosegue denunciando il pericolo della distruzione di tutti i progetti avviati, stracciati poi con altre forze al potere: "Cambiare passo ora dopo una faticosa risalita sarebbe distruggere tutto ciò che di buono è stato fatto. In fondo la destra che si propone solo ora così tardivamente è solo Toti, Giampedrone e un ex sindaco di un piccolo comune della Val di Vara, forse oggi consigliere. Cosa ne sanno della nostra città, della nostra storia? Il paragone Sarzana/La Spezia è irreale ed improponibile".
Cavarra ringrazia poi tutti i suoi sostenitori, i suoi compagni di viaggio del primo mandato e le liste che lo sorreggono nella nuova avventura; la lista di Rosignoli ed il suo civismo cattolico, la vera lista civica priva di politici "Noi per Sarzana", di Andrea Antola, la lista di Sara Frassini vero esempio di interesse per la città e la lista in ottimizzazione di Caprioni, "Lista Pertini".
Conclude parafrasando Ligabue: "Si trova sempre un motivo per restare – il mio è in primis l'onore di dirigere ancora la mia città e garantirne la corretta continuità e la meritata crescita,un mio orgoglio e dovere. Non sono capace a raccontare le barzellette e a fare sorridere? Bene, compenso con la voglia e l'impegno di lavorare per il bene costante della nostra Sarzana, giudicatemi sui fatti, giudicateci sul lavoro fatto, anche sugli errori certo ma, chi non fa non sbaglia e noi abbiamo fatto tanto!".