La ministra della pubblica istruzione, tramite un suo funzionario, ha recentemente inviato alle scuole (nota prot. n. 7039 del 20 dicembre 2017) un invito a partecipare al progetto “Responsabilità di Proteggere”, un gioco di ruolo avente lo scopo di "promuovere la tutela della popolazione civile in caso di gravi e persistenti violazioni dei diritti umani".
Profondamente sorpresi dal pulpito che ci rivolge l’invito, sollecitiamo a nostra volta la ministra a coinvolgere nella simpatica attività sul rispetto dei diritti umani non tanto gli istituti scolastici, ultimi e dimenticati argini di resistenza alla barbarie xenofoba del paese, quanto piuttosto il suo collega di governo Marco Minniti, noto in Europa per aver liquidato le ONG - che continuavano ostinatamente a salvare da morte certa i profughi nel Mediterraneo - nonché infaticabile tessitore degli infami accordi stipulati con le tribù libiche, ingaggiate allo scopo di trattenere nei lager nordafricani i migranti, in fuga dagli inferni della cui origine l'Italia è corresponsabile.
Ci sembra utile includere tra i destinatari anche l’ineffabile ministra Pinotti, convinta promotrice della collaborazione militare e relativa vendita di sistemi d’arma all'illuminata monarchia Saudita, interessata da parte sua a un immediato utilizzo delle forniture italiane per non interrompere la carneficina in atto nello Yemen. Aggiungeremmo infine alla lista dei potenziali utilizzatori del gioco di ruolo il segretario del PD Matteo Renzi e il primo ministro Paolo Gentiloni, i quali forse potrebbero cominciare a riflettere sulla criminale intesa stipulata dai loro governi con la Turchia e chissà? riconsiderare il recente decreto per l'invio (a Camere sciolte) dell'esercito in Niger. Dispositivi, questi ultimi, progettati con il chiaro intento di spostare ancora più lontano il filo spinato con cui l’Europa si illude di respingere da sé interi continenti, ottenendo però, oltre l’ignobile effetto di aver costruito il più grande campo di concentramento di tutti i tempi, il triste risultato di rinserrarsi al di qua del filo, nel fortino che difende ormai solo il potere e il tenore di vita dei ceti privilegiati.
Colpiti dalla assoluta mancanza del senso del ridicolo da parte degli estensori della proposta didattica, chiediamo cortesemente alla ministra e ai suoi collaboratori di evitare future improvvide e grottesche iniziative che molti, nella scuola come nella società, non hanno più intenzione di sopportare.
Cordiali saluti
Marco Cattaruzza, Mariano Vergassola, Mario Chilosi, Paola Viasco, Donatella Del Maestro, Rosaria Lombardi, Marziana Fontana, Cecilia Ricciardi, Giancarlo Saccani, Omar Carocci, Marcello Delfino, Luisa Ragusini