E’ senz’altro da encomiare l’impegno dei Consiglieri di maggioranza ed opposizione nell’aver votato all’unanimità un documento di raccomandazioni per il nuovo Contratto di Servizio per il trasporto ferroviario regionale. In particolare va sottolineato che i Consiglieri, pur di schieramenti politici diversi e di opposizione e maggioranza, hanno contribuito a questo risultato dal valore politico importante.
Forse per la prima volta in molti anni, si sta iniziando ad assistere da parte dei consiglieri regionali ad un interessamento signifiativo verso una problematica così importante com’è quella del servizio ferroviario di competenza della Regione? Comitato Pendolari Valle Stura ed Orba, Pendolari Savona-Genova, Pendolari del Levante, Comitato Ricorrenti CinqueTerre e WWF-ItaliaLiguria se lo augurano con tutto il cuore.
Ma occorre che l’Assessore Berrino si faccia forte di questo sostegno, che viene da consiglieri di tutti gli schieramenti politici, per porsi nei confronti dell’impresa ferroviaria in modo molto più forte di quanto è stato fatto in passato.
E’ la Regione in rappresentanza dei suoi cittadini che è il committente, ed è l’impresa ferroviaria che deve sottostare alle regole stabilite dal committente, non il contrario. E se il territorio ha bisogno del servizio, è vero che Trenitalia ha bisogno del contratto, e cosa oramai accertata, è dal servizio regionale che vengono la maggior parte dei profitti per Trenitalia.
E si invita l’Assessore non solo a fare proprie le raccomandazioni venute dalla Commissione, ma anzi a fare di meglio: diversi sono infatti i punti del documento che meritano di essere accentuati, e diventare punti qualificanti di un nuovo contratto. Certamente vi sarà il sostegno degli utenti in questo.
Non sono dei treni giocattolo in Piazza De Ferrari che possono “incantare” gli utenti, che passano invece ore della propria vita sui treni reali.
Occorre che nella contrattazione economica la Regione faccia valere il su peso di “cliente” al fine di recuperare le risorse che servono per integrare il servizio nelle tratte e nelle fasce orarie in cui vi sono carenze da tempo segnalate. Occorre che partendo dall’innovazione – grazie all’Autorità dei Trasporti - della verifica dei ritardi per sezione di tratta si verifichino comunque i tempi di percorrenza complessivi forniti dal gestore del servizio. Occorre che l’organizzazione dell’orario non sia un concetto astratto calato sul territorio e applicato a valle di compatibilità altre (come i merci e servizi “a mercato”) e rispetto all’integrazione tariffria, si ricorda che in Svizzera e Germania esiste da decenni su scala regionale senza bigliettazione elettronica.
Ci si aspetta che anche le organizzazioni sindacali capiscano che un servizio adeguato per l’utenza ai fini di una mobilità sostenibile è un obiettivo anche per il lavoro e la qualità del lavoro e sostengano perciò le richieste che vengono da Comitati e Associazioni.
E ci si aspetta anche che dalla massima carica regionale venga la comprensione che un trasporto regionale efficiente e soddisfacente non è un corollario rispetto a fantomatiche frecce rosse per chissà dove (e il cds una formalità) ma è fondamentale per il futuro della Liguria e un obiettivo prioritario che dovrebbe avere l’Ente Regione.
Ma per far sì che quanto approvato dalla Commissione diventi concreta realtà, anzi sia la base per risultati ancora più positivi, occorre un congruo tempo per un confronto approfondito con l’utenza.
Ai fini di questo è necessario quindi non procedere a firme affrettate. La fretta è sempre cattiva consigliera, e il prezzo di questa fretta potrebbero essere 15 anni di servizio futuro ancora una volta insoddisfacente.
Comitato Pendolari Valle Stura ed Orba,
Pendolari Savona-Genova,
Pendolari del Levante,
Comitato Ricorrenti CinqueTerre,
WWF-ItaliaLiguria