“La Asl spezzina è nel caos e lo vediamo ogni giorno- così Guido Melley, capogruppo LeAli a Spezia- un caos operativo e manageriale che si riverbera nel servizio agli utenti e nelle condizioni di lavoro degli operatori. Una situazione ormai intollerabile, che rischia di mettere in discussione lo stesso valore della sanità pubblica. E tutto questo nel silenzio di questa Amministrazione. Cosa aspetta il Sindaco Peracchini a prendere atto della situazione a fare qualcosa? Oltretutto può contare sulla vicinanza politica della Regione”.
Nel question time (che potete leggere qui sotto), il gruppo LeAli a Spezia chiede a Peracchini di convocare con la massima urgenza la Conferenza dei Sindaci per valutare insieme agli altri Rappresentanti degli altri Comuni la situazione dell'Asl 5 e a prendere una pubblica posizione a difesa della Sanità spezzina, richiedendo un confronto immediato con l'Assessore Regionale Viale per porre rimedio al caos della nostra Asl "senza timori riverenziali verso la Giunta Regionale e senza dover tenere conto di equilibri politici di coalizione, elementi che nulla hanno a che fare con la salute dei cittadini".
Ecco il testo del Question Time:
Premesso che
- la situazione della Sanità spezzina è caratterizzata da molti anni da una serie di criticità molto serie riguardanti in particolare l'assetto dei reparti ospedalieri del S. Andrea e del S. Bartolomeo di Sarzana, con un progressivo depauperamento delle competenze mediche, dell'organizzazione sanitaria e della dotazione infermieristica;
-tale situazione sta provocando da diversi anni, nonostante l'impegno del personale medico e di quello infermieristico, sia un drastico peggioramento della qualità dei servizi sanitari ospedalieri sia una conseguente fuga dei pazienti verso altri nosocomi
Considerato che
-emergono quotidianamente elementi oggettivi che evidenziano una situazione di caos organizzativo ed operativo, a partire dal vertice manageriale dell'Asl 5
- tali criticità non sembrano minimamente essere in fase di risoluzione grazie alla recente nomina a Direttore Generale della nostra Asl del dott. Andrea Conti, un dirigente da molti anni presente alla Spezia con altri incarichi che peraltro non ha mai brillato per particolari risultati e che, soprattutto, è passato attraverso cambi di Giunta Regionale senza aver mai assunto un ruolo forte ed autorevole in termini di assunzione di responsabilità verso la comunità spezzina
- ad aggravare il quadro confuso del management sanitario locale, è intervenuta la nomina del nuovo Direttore Sanitario dott.ssa Banchero da parte della Regione Liguria, ed in specie da parte dell'Assessore alla Sanità Viale della Lega Nord, nomina che è stata effettuata selezionando dirigenti non di prima scelta provenienti dalla Regione Lombardia, in base ad accordi politici e spartitori che poco o nulla hanno a che fare con la competenza ed il merito (e nel caso caso specifico reclutando una figura priva dei titoli previsti, come risulta dal fatto di essere stata esclusa dai relativi elenchi proprio della stessa Regione Lombardia)
- a fronte di una situazione così problematica abbiamo poi assistito alle recentissime dimissioni del Direttore Amministrativo dott.ssa Lodetti, che in pochi mesi di proficuo impegno nella nostra Asl aveva dimostrato elevate qualità e che, al momento della rinuncia all'incarico, ha pubblicamente denunciato non solo un quadro preoccupante di conflitti interni, ma anche una situazione di provvedimenti in odore di illegittimità assunti dal vertice Asl
Rilevato che
- a causa di una serie di recenti denunce da parte del Tribunale del Malato e di altri organismi di tutela degli utenti, sono emersi disservizi e problematiche in alcuni reparti che hanno condotto la Direzione Generale e la Direzione Sanitaria Asl, in ossequio a precisi input provenienti direttamente dall'Ass. Viale, a cercare responsabilità in capo a terzi senza una loro diretta autocritica in nome dell'antica prassi italiana dello scaricabarile
- come emerso dalla stampa locale, sono state attribuite responsabilità alla Dirigente Responsabile dei Presidi Ospedalieri - dott.ssa Decia Carlucci- che invero, a causa di scelte politiche compiute dalla Direzione Generale, da alcuni mesi è stata mortificata e depotenziata nelle proprie prerogative manageriali
Valutato che
- nel frattempo il vertice Asl ha approvato un Piano Operativo Aziendale che pare mosso più dalla ricerca di equilibri politici in materia di Direzioni di servizi e Primariati, che non dalla ricerca di obiettivi di ottimizzazione e razionalizzazione delle strutture ospedaliere e dei servizi socio- sanitari sul territorio
- la Giunta Regionale ed il Consiglio Regionale a netta trazione leghista stanno per approvare un Piano Socio- Sanitario che, nel nostro territorio in particolare, non chiarisce le funzioni strategiche del nuovo Ospedale del Felettino, indebolisce la rete dei Distretti socio- sanitari e non pone un argine ne' alla fuga dei pazienti ne' all'antico problema dei tempi di attesa delle visite specialistiche
SI INTERPELLA IL SINDACO
- a relazionare prontamente il Consiglio in merito alla situazione di caos evidente che regna all'interno del vertice dell'Asl 5 spezzina
- a dire con chiarezza se l'Amministrazione Comunale condivide il quadro di disservizi e criticità che emergono quotidianamente dai reparti ospedalieri, così come dal sistema dei servizi territoriali, domiciliari ecc
- ad esprimere una corretta valutazione in ordine alle scelte emanate di recente dalle Direzioni di vertice Asl e, da ultimo, in merito al l'attribuzione di particolari responsabilità in capo alla Dirigente di Presidio delle Strutture Ospedaliere
ed inoltre SI INVITA IL SINDACO
- a convocare con la massima urgenza la Conferenza dei Sindaci per valutare insieme agli altri Rappresentanti degli altri Comuni la situazione dell'Asl 5 ed assumere le determinazioni ritenute più opportune
- a prendere una pubblica posizione a difesa della Sanità spezzina, richiedendo un confronto immediato con l'Ass. Regionale Viale per porre rimedio al caos della nostra Asl, senza timori riverenziali verso la Giunta Regionale e senza dover tenere conto di equilibri politici di coalizione, elementi che nulla hanno a che fare con la salute dei cittadini