La risposta dell’Assessore Giampedrone lascia pochi spazi ai dubbi: il giudizio negativo a questa infrastruttura, soprattutto nel contesto attuale, ci vede assolutamente concordi.
Questo, da quanto emerso in Aula, sia dal punto di vista economico che funzionale. Economicamente parlando le perplessità si addensano sul fatto che soltanto il primo dei due lotti dell’opera, quello che contempla il viadotto sul Magra, risulta potenzialmente, e solo in parte, finanziato. Mancano, infatti, almeno 3,5 milioni di euro per completare il primo lotto. Il secondo lotto, formato sostanzialmente dalle opere di raccordo tra il ponte e la viabilità verso Santo Stefano Magra e la Cisa, invece è totalmente scoperto.
Dal punto di vista progettuale, strutturale e funzionale, il quadro non è certo migliore. Il primo lotto non ha ancora un progetto esecutivo e il secondo è fermo allo studio di fattibilità.
Inoltre la stessa Provincia della Spezia nel PTC (Piano Territoriale di Coordinamento), in base allo studio dei flussi e del fabbisogno del territorio, inserisce la bretella Ceparana-Santo Stefano all’ultimo posto dell’ultimo Scenario di priorità.
Esiste infatti uno studio tecnico che partendo dallo Scenario 0, lo stato attuale, va a delineare 3 gruppi di opere viarie.
La bretella Ceparana-Santo Stefano è inserita nello Scenario 3 che aumenterebbe, se tutte le opere presenti nel primo e nel secondo scenario fossero state realizzate, la velocità di percorrenza di appena 300 metri all’ora.
Vale la pena, per tali benefici, investire 13,5 milioni di euro?
È necessario, inoltre, premettere che molte delle opere propedeutiche e maggiormente urgenti non sono mai state realizzate, come: la terza corsia autostradale, la variante Cisa, il casello autostradale di Beverino e il potenziamento di Buonviaggio.
Senza tutte queste opere la nuova bretella non produrrebbe neppure quel risicato miglioramento previsto e anzi rischierebbe di caricare ancor più traffico sulla Cisa, tra Ponzano e Sarzana, e di infliggere il colpo mortale ad un quartiere già fin troppo penalizzato dal traffico veicolare pesante: la Macchia di Santo Stefano.
È dunque chiaro che ad oggi, oggettivamente, quest’opera “non s’ha da fare”.
Ed è ancor più chiaro, alla luce di quanto emerso, che chiederemo con forza all’Assessore Mai di sospendere l’iter di modifica al piano del Parco del Magra.
Modifica indispensabile per consentire l’avvio dei lavori della bretella e che quindi oggi rappresenterebbe solo un inutile grimaldello al delicato equilibrio del Parco e del già fragile contesto viario della provincia.
Francesco Battistini
Consigliere Regionale Gruppo Rete a Sinistra/liberaMENTE Liguria