"Un grazie sincero a Paolo Manfredini, per l'impegno e lo stile con cui ha condotto questa campagna elettorale - esordisce Raffaelli - Abbiamo ora, insieme, il compito dell'opposizione. Senza arroganza e saccenza, ma con umiltà e scrupolosità. Attenti al bene della città. Anche con l'obiettivo di ricostruire, con chi ci siede a fianco, le basi per ritrovarsi domani più uniti di come abbiamo affrontato l'oggi".
Così analizza la sconfitta: "Il PD, il mio partito, perde quasi ovunque in queste amministrative. Ma la sconfitta nella nostra città è una delle peggiori.
Tempo fa dissi: Paolo Manfredini può far bene al PD, ma il PD, se si comporta in una certa maniera, può far male a Paolo, e pertanto a se stesso.
Questa debacle è figlia di processi che vengono da lontano e che si riflettono in tutti i comuni al voto, ma è fatta anche di elementi esclusivamente "spezzini".
I comportamenti ed i passaggi, politici ed amministrativi, di questi ultimi anni, a dimostrazione dell'isolamento in cui ci siamo voluti cacciare, non mancano. Non vanno sbandierati, dovremo analizzarli nelle dovute sedi. Ma si dovrà prendere atto delle responsabilità ed agire di conseguenza.
Nel come si affronta il day after di una sconfitta cosi bruciante si dimostra per davvero ai cittadini di aver capito o meno la lezione. Senza retorica, senza infingimenti. Diciamo, elegantemente".
Infine l'augurio al neo sindaco: "Auguri di buon lavoro a Pierluigi Peracchini".