Abbiamo voluto mettere a confronto i candidati, facendo però in modo di dare spazio alla città, che deve essere la vera protagonista - ha affermato Sara Filippetti - Puc, area Enel, area ex Sio, aggregazione Acam-Iren, rifiuti, digitalizzazione, waterfront, turismo: sono solo alcune delle tematiche che riteniamo necessario porre all'attenzione dei candidati e sulle quali vorremo risposte.
La nostra idea è che La Spezia sia e debba continuare ad essere una città ed una provincia industriale. E oggi l'industria tocca tutti i settori. Ovviamente si tratta di un'industria di nuova generazione. Oggi si parla di industria 4.0, ma è necessario prima di tutto abbattere le barriere tecnologiche, che nella nostra città ancora ci sono".
All'incontro erano presenti 8 dei 12 candidati che a giugno si sfideranno per la carica di primo cittadino, ovvero: Cesare Bruzzi Alieti, Donatella Del Turco, Marina Di Filippo, Lorenzo Forcieri, Giulio Guerri, Guido Melley, Pierluigi Peracchini e Gaetano Russo.
Il comunicato ufficiale di Confindustria
L’incontro, organizzato dal Gruppo Giovani Imprenditori, ha riscosso un grande interesse portando numerosi partecipanti in sala. Dopo i saluti introduttivi di Sara Filippetti, Presidente del Gruppo Giovani di Confindustria La Spezia, si è aperto di dibattito coordinato da Anna Pucci, giornalista de La Nazione.
Diversi i temi sottoposti all’attenzione dei candidati: aggregazione ACAM: quali conseguenze ed opportunità; il futuro del PUC; il turismo, in particolare la destinazione degli introiti derivanti dalla tassa di soggiorno e sulla necessità di sviluppare delle azioni utili a destagionalizzare; la riconversione delle aree; la digitalizzazione e l’industria 4.0 come opportunità per l’impresa e per il territorio.
«Siamo consapevoli del momento estremamente delicato ed importante che il nostro territorio sta vivendo – afferma Sara Filippetti, Presidente del Gruppo Giovani di Confindustria La Spezia – ai nuovi amministratori della nostra Città verrà chiesto di decidere su temi che avranno un impatto strategico sull’economia locale. Penso alla riconversione delle aree dismesse, alla possibilità di sviluppare all’interno della nostra provincia un centro di ricerca sull’economia circolare, agli incubatori di imprese, alla digitalizzazione e altro ancora. In definitiva, si tratta di puntare l’attenzione su quei temi legati ad uno sviluppo necessario ed intelligente in grado di creare le condizioni utili alle aziende per competere in un mercato globale e che, nello stesso tempo, rende un territorio attrattivo per gli investimenti, sia pubblici che privati. In ultima analisi – conclude Filippetti - per offrire supporto alle aziende, per creare nuovi posti di lavoro, noi tutti, imprenditori e amministratori, dobbiamo impegnarci ad avere una visione avveniristica e concreta del potenziale del nostro territorio».