"Leggo con stupore il comunicato stampa sulla festa del 25 aprile di Pierluigi Peracchini, candidato sindaco del centro destra nella nostra città.
Il significato della Resistenza e della Liberazione non possono essere strumentalizzati e accomunati ad una storia politica nettamente diversa e contraddittoria come quella di Peracchini e dei suoi alleati. La Liberazione e i valori che questa festa esprime per il nostro paese e per i cittadini sono valori di democrazia, rispetto, uguaglianza e antifascismo, sono principi che non appartengono alla destra.
Ritengo superfluo ricordare le dichiarazioni in merito di Salvini e Meloni, che con i loro partiti alla Spezia appoggiano la candidatura di Peracchini e che da sempre rinnegano il 25 aprile con costanza e arroganza, disprezzando la Resistenza messa in atto dai partigiani che fecero obiezione morale e materiale contro il fascismo e la sua dittatura durata 20 anni, un ventennio fatto di omicidi, illegalità, soprusi e rastrellamenti, come quello di Migliarina.
Da quello sforzo e da quei sacrifici sono nati la nostra Costituzione e la Repubblica parlamentare in cui viviamo, in pace, da quei giorni.
Alcuni dei sopravvissuti alla guerra sono poi diventati Madri e Padri Costituenti nell'assemblea eletta democraticamente nel 1946, e proprio loro nella costituzione hanno indicato a chi veniva dopo di loro come fare per non cadere più nella trappola del fascismo e dell'odio alimentato dal populismo.
I venti populisti che sferzano sull'Europa e sull'Italia non possono calpestare il sacrifici e i valori della Resistenza facendoli propri, soprattutto quando le forze politiche a cui si appartiene o a cui si è alleati, negli anni, hanno trovato modo e tempo di riabilitare la figura di Mussolini, attuando revisionismo storico e mistificazione dei fatti.
Il fascismo non ha soltanto rappresentato una deviazione dello Stato nazionale da cui pensiamo di esserci liberati a favore dell'unità Europea, il nazionalismo tanto amato e amore nostalgico della destra è la rovina della democrazia moderna e dei popoli ed è per questo che noi coltiviamo valori come l'integrazione, la fratellanza, l'uguaglianza sostanziale, la democrazia e la partecipare reale, non come quella che sbandiera lei basata su di un programma elettorale calato dall'alto.
Caro Peracchini, è vero che ai giovani è difficile spiegare la Resistenza e il significato della festa della Liberazione, e sicuramente il compito di spiegare e di tramandare la memoria e i valori non è affar della destra che la appoggia nella sua corsa verso Palazzo Civico, bensì è compito di enti morali come Anpi, Aned e delle istituzioni come la scuola, luogo di confronto, integrazione e libertà. Ricordiamo che la città della Spezia è la porta di Sion, premio Exodus e medaglia d'oro al merito civile. Una città che ha le radici nella Resistenza e nell'antifascismo.
La Resistenza non è mai finita perché i suoi grandi valori- la pace, la libertà, l'uguaglianza- sono ancora in pericolo perché esiste ancora qualcuno che li dissacra.
Dunque la lotta per preservare e difendere la grande eredità non è mai finita, ai giovani come me nati e cresciuti nella culla della democrazia dell'Europa bisogna dire che i principi di Resistenza sono tutt'ora validi, e valido è il loro richiamo all'uguaglianza, all'aiuto ai più deboli, all'accoglienza del prossimo, alla libertà frutto della lotta e del lavoro, principi che storicamente non appartengono alla destra, soprattutto se semina odio tra la gente"
Houssem Dalhoumi
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