“Parliamo – spiega l’esponente del Partito Democratico – di uno degli uomini pubblici più in vista del cattolicesimo italiano della prima metà del XX secolo. Giovanni Semeria, infatti, ordinato sacerdote nel 1890, ha contraddistinto la sua esistenza, prima di tutto, per l’impegno a favore dei poveri delle zone depresse del Meridione, devastate dalla Prima Guerra Mondiale, mentre, come studioso dei rapporti tra Stato e Chiesa, si è occupato del dissidio fra Scienza e Fede. Per il suo impegno dedicato al rinnovo del pensiero cristiano ha inoltre rappresentato un importante riferimento per molti giovani intellettuali di fine Ottocento”.
Insomma un vero e proprio precursore dei tempi, tanto che all’epoca, le sue convinzioni, precisa ancora Paita, “trovarono molti ostacoli all’interno Chiesa. Padre Semeria sosteneva, per esempio, che ‘la Chiesa non ha nulla da temere e moltissimo da guadagnare di fronte al confermarsi di uno spirito veramente scientifico e moderno’, oppure sosteneva che nessuno a nome della Chiesa potesse avere il diritto di negare alla donna di rivendicare la propria dignità”.
Un impegno sia intellettuale che sociale, quindi - compresa l’opera di educazione e aiuto nei confronti degli orfani di guerra – che “merita – conclude la capogruppo del Pd - di essere ricordato e celebrato in occasione dei 150 anni dalla sua nascita, che ricorrono proprio nel 2017”.