"Da assessore alla legalità e alle politiche sociali del comune di Sarzana, mi occupai dell'iter di affidamento dei beni confiscati. Sono, pertanto, molto soddisfatto di come si sia giunti alla predisposizione di un progetto e al suo imminente avvio. Con la redazione di quei bandi stabilimmo finalità precise per il riutilizzo dei due beni. La scelta ricadde, appunto, per quanto riguardava la villa in località Ghigliolo, sull'inclusione sociale, il reiserimento lavorativo, il contrasto all'emarginazione. Tematiche sociali importanti destinate ad avere una ricaduta positiva sul territorio e a lanciare un messaggio chiaro rispetto ai motivi per cui quel bene era arrivato nelle nostre disponibilità. Per l'appartamento di via Landinelli, invece, si era pensato a finalità di promozione sociale, culturale ed educativa con particolare riferimento all'interazione con la popolazione giovanile e scolastica. E oggi l'attività del "Quarto piano" è sotto gli occhi di tutti. L'apertura di una casa famiglia, perciò, costituisce, senza alcun dubbio, la naturale prosecuzione del lavoro iniziato tre anni fa e si candida a diventare un punto di riferimento importantissimo per il nostro territorio".