A FAVORE
Federico Barli lancia l'hashtag iostoconandreaorlando
"Sembra ieri ed è già futuro: Andrea Orlando si candida a Segretario del nostro partito, a guidare la comunità politica e sociale che rappresentiamo. Ha intelligenza, memoria, il valore della militanza e del rispetto degli altri, e la giusta cattiveria quando serve. Ha una capacità naturale di capire immediatamente le dinamiche e dare le risposte giuste. Non nascondo l'emozione, e mi vengono in mente le parole della canzone di De Gregori "Il ragazzo si farà, anche se ha le spalle strette questo altro anno giocherà con la maglia numero sette", e noi lo sapevamo, siamo cresciuti in squadra con lui con quella consapevolezza. Le serate alle feste dell'Unità, le riunioni, i consigli comunali, gli incontri con i cittadini: Andrea il punto di riferimento anche quando dovevi dissentire da lui.
La Spezia, una piccola città di provincia, ma un partito forte e capace di farti crescere nella discussione, e ne siamo orgogliosi. Quando è stato chiamato a Roma come dirigente nazionale pensavamo di sentirci un po' orfani e un pò soli, quando è diventato Ministro ne eravamo orgogliosi, e lui tra i mille salti mortali tra impegni istituzionali ed agende internazionali era capace di rientrare per una cena del circolo o per una riunione sul territorio, magari lo trovavi a lavare i piatti ad una festa dell'Unità, perché è fatto così, e così dovrebbero essere tutti i dirigenti di partito. Sarà un ottimo segretario di Partito, perché viene da lontano e ha un sguardo ancora più lungo, perché sa coinvolgere e capire le intelligenze degli altri, perché è generoso e tra la sua carriera e l'interesse della comunità ha sempre scelto l'interesse generale, un segretario lo vogliamo così ed Andrea ci rappresenterà al meglio".
CONTRO
Paita e Rossetti (consiglieri regionali PD): "Vuole portare una visione diversa? Ma in questi anni ha sempre votato con Renzi"
"Siamo contenti che Orlando voglia candidarsi alla segreteria nazionale del Pd. Sarà sicuramente una bella sfida. Abbiamo letto che il ministro della Giustizia scende in campo per rappresentare un punto di vista diverso all'interno del Partito Democratico; bene, sarà l'occasione per spiegare a tutti in cosa consista questa diversità, visto che negli ultimi anni ha sempre votato con Renzi stando nel suo governo, senza mai distinguersi".