"La Spezia ha bisogno di un nuovo ciclo amministrativo che veda protagonista un centrosinistra unito, con una chiara vocazione riformatrice e capace di recuperare rispetto ai limiti politici determinatisi in questi anni, superandoli e costruendo insieme un governo cittadino più vicino agli spezzini.
Per questo non pensiamo ad un solo patto tra forze strettamente politiche ma ad un progetto sociale, in grado di coinvolgere sensibilità civili, realtà dell'associazionismo e della cultura. A suo centro si dovrà porre un tema, purtroppo, marginalizzato, sottovalutato e non di rado svalutato in questi anni: quello della partecipazione democratica come cifra del nostro stile di governo. Siamo convinti che attorno ad esso si possa ricostruire l'unità delle forze di sinistra e democratiche. Siamo profondamente persuasi che le differenze ed il pluralismo costituiscano una ricchezza e non un limite. Il confronto franco e aperto, l'impegno da parte delle forze politiche nel rappresentare le istanze della comunità, ascoltandole e mediandole costantemente, in un quadro di generale concertazione, devono tornare ad essere il nerbo dello stile e dell'azione di governo. Occorre avviare e costruire una fase nuova in cui venga abbandonata ogni velleità 'decisionistica' e personalistica, ogni spinta alla semplificazione dall'alto delle scelte di governo. Il governo amministrativo non deve essere, infatti, il depositario di una 'delega in bianco' da parte dei cittadini ma il referente di una continua verifica 'dal basso' delle scelte, governando attraverso la partecipazione. È in questo senso che dovranno venir affrontati i grandi nodi del rilancio industriale, del lavoro, di una sempre maggiore attenzione per la riqualificazione delle periferie e dei quartieri; puntando sulla programmazione partecipata e sulla preliminire configurazione nei territori del bilancio e delle sue priorità.
Occorre realizzare una proposta di governo che unisca e non divida la cittadinanza. Bisogna tornare nelle strade, intrecciare ancor più politica e cultura, amministratori e ceti intellettuali; definendo una prospettiva di sviluppo inclusiva e, così, rinnovando l'eredità e la lezione del movimento operaio e democratico e del cattolicesimo sociale, sempre in grado di interpretare con responsabilità l'interesse generale.
In questa direzione e con questo spirito si dovranno affrontare anche le esigenze politiche più prossime. Pensiamo, anzitutto, alla scelta del candidato a sindaco che dovrà essere operata, crediamo, dal tavolo del centrosinistra. In maniera collegiale, senza pretese di predominio e senza arrogarsi un privilegio di indicazione da parte di nessuno. La condivisione delle scelte e del candidato a sindaco ad un tavolo comune ed unitario è, infatti, l'unica condizione per avviare un processo di riavvicinamento che conduca a ricostruire e rilanciare la coalizione del centrosinistra, evitando di ricadere in errori commessi anche nel passato recente. Una coalizione che possa rimotivare al voto elettori inclini all'astensionismo o esposti alle sirene dell'antipolitica e conseguire nuovi, ampi consensi."
Il documento è sottoscritto da:
Pietro Baldi - Presidente Ass. Dante Alighieri
Pietro Bellani - Pittore
Elda Belsito - già assessore cultura Comune della Spezia
Antonio Bianchi - ANPI
Valerio Cremolini - Critico d'arte
Alessandro Ferrante - Presidente CIA
Aldo Giacché - già Senatore e Sindaco della Spezia
Gloria Giuliano - Artista
Giovanna Riu - Critico d'arte
Luisa Rossi - Docente universitaria
Alberto Tanfi - già Cons. comunale
Lorenzo Vincenzi - Insegnante
Antonio Zollino - Docente universitario